I vescovi delle Filippine dicono no ad aborto e contraccezione
I vescovi delle Filippine dicono no alla contraccezione che “corrompe i giovani” ed
è “la madre dell’aborto”. Così, in una Lettera pastorale, la Conferenza episcopale
locale s’inserisce nel dibattito in corso nel Paese in occasione della discussione
di una legge sulla salute riproduttiva, approvata nei giorni scorsi alla Camera e
tra breve al voto al Senato. Il testo della lettera - riferisce Fides - sarà letto
oggi all’inizio della solenne Novena di preparazione al Santo Natale. “Il progetto
di legge può danneggiare la nostra nazione – si legge nel testo a firma del vicepresidente
mons. Socrates Villegas, che è anche arcivescovo di Lingayen-Dagupan – la legge è
presentata come un regalo per la cura della salute materna ma porterà a maggiori crimini
contro le donne”. Le preoccupazioni espresse dai presuli riguardano maggiormente il
possibile incoraggiamento all’infedeltà coniugale e all’aborto e anche che passi il
messaggio secondo cui “il sesso prima del matrimonio è accettabile a condizione di
sapere come evitare le gravidanze”. “I nostri parlamentari siano fedeli alla loro
vocazione a servire gli autentici interessi del popolo filippino – si legge ancora
negli stralci riportati da Fides – ciò significa sostenere la vita dicendo no alla
contraccezione e restando fedeli a Cristo bambino”. I presuli, infine, denunciano
che i soldi che saranno investiti per garantire i mezzi anticoncezionali potrebbero
“essere meglio utilizzati per l’istruzione e l’assistenza sanitaria autentica”. (R.B.)