Usa: i vescovi del Michigan contro legge anti-sharia
Sta suscitando vive proteste in Michigan una controversa proposta di legge presentata
da un esponente del Partito Repubblicano che intende impedire ai tribunali dello Stato
di utilizzare qualsiasi legge estera, se, facendolo, si viola un qualsiasi diritto
garantito dalla Costituzione federale o statale. Il promotore dell’iniziativa, che
divide anche il Partito Repubblicano, non fa mistero del fatto che il reale obiettivo
del provvedimento, conosciuto come legge anti-Sharia, è la comunità islamica americana
che ha infatti vivamente protestato per il suo carattere discriminatorio. Ma nelle
maglie della nuova legge rischiano di incappare tutte le confessioni religiose, tra
quali la Chiesa cattolica. E’ quanto rileva la Conferenza cattolica del Michigan (Mcc),
la “voce politica” dei vescovi dello Stato. Se approvata la legge rischia infatti
di ostacolare l’applicabilità nello Stato delle norme del Diritto canonico che regolamentano
la vita della Chiesa nei suoi vari ambiti. “Qualsiasi misura che possa interferire
con la vita interna della Chiesa cattolica – si legge in una nota del Presidente della
Mcc, Paul Long – sarà considerata come un attacco alla stessa libertà religiosa e
deve essere contrastata. L’auspicio della Conferenza cattolica del Michigan – aggiunge
la nota - è che il dibattito sulla legge stimoli una maggiore consapevolezza e apprezzamento
della libertà religiosa e del contributo dato dalle comunità al bene comune della
società”. Riserve analoghe sono state espresse anche da altre comunità cristiane.
(L.Z.)