Mali: concluso il passaggio di consegne al nuovo primo ministro Cissoko
Da ieri a tutti gli effetti Diango Cissoko è il nuovo primo ministro del Mali, dopo
le dimissioni imposte, martedì scorso, all’ex premier Cheick Modibo Diarra, che è
stato poi posto agli arresti domiciliari da un gruppo di militari della città guarnigione
di Kati, come riferisce l’agenzia Misna. Il nuovo primo ministro ha fatto sapere che
entro la prossima settimana sarà operativo il suo governo di unità nazionale e comunica
che le priorità del Mali non sono cambiate: lottare contro la crisi politica e facilitare
l’intervento militare nel Nord del Paese occupato da gruppi armati. L’auspicio che
questo possa realizzarsi, ma solo attraverso un vero governo di unità nazionale, arriva
anche dall’alto rappresentante dell’Unione africana in Mali e nel Sahel, Pierre Buyoya,
ex presidente del Burundi, in un’intervista rilasciata a Radio France International
proprio mentre gli ultimi sviluppi interni della politica maliana stanno lanciando
più di un’ombra sul processo di transizione in corso nel Paese, tanto da far pensare
l’invio, appunto di una forza militare interafricana nelle regioni del nord. A ridimensionare
la situazione, invece, pensa il presidente del Burkina Faso e mediatore della crisi
maliana per conto della Comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale, Blaise
Compaoré, che pur ammettendo la non regolarità del processo che ha condotto alle dimissioni
dell’ormai ex primo ministro, processo che non ha seguito le regole del diritto, ha
affermato che il peggio sarebbe passato e ha dichiarato di aver incassato la collaborazione
del capo di Stato maliano, Dioncounda Traoré, al processo di pace avviato. (R.B.)