2012-12-13 17:25:44

Il tema in classe, pensare al proprio suicidio


RealAudioMP3 In una scuola francese un professore ha assegnato a ragazzi di 13-14 anni un tema sul suicidio invitandoli ad immaginarsi alla maggiore età, di procurarsi la morte, di spiegarne le ragioni. Critiche da genitori e altri insegnanti. "Chiedere ai ragazzi di proiettarsi nel futuro può essere interessante ma chiedere loro di ipotizzare una rottura di questo futuro è troppo delicato", così Clio Visaggio, psicologa nel liceo Petrarca di Trieste, città dove inspiegabilmente negli ultimi quattro mesi si sono verificati due suicidi di giovani studenti adolescenti. "Bisogna sottolineare con forza che a quell'età il suicidio non è mai una scelta. E' un momento di lucida follia che non lascia via di uscita. Il messaggio che dovrebbero diffondere gli adulti è che altre possibilità al disagio ci sono sempre. E' necessario un forte lavoro di prevenzione, non provocare con temi come questo". A commentare l'episodio anche Laura Turconi, insegnante di Lettere in un liceo classico romano: "Forse dietro una scelta tematica di questo genere ci poteva essere un riferimento letterario ad alcuni autori della letteratura francese, ma pretendere questo esercizio è una forzatura". "Gli adolescenti alternano momenti depressivi a momenti euforici - spiega lo psicologio dell'età evolutiva Ezio Aceti -. Indurli a pensare in negativo il loro futuro comporta alimentare una immagine di sé negativa, basterebbe questo elemento a considerare il gesto deprecabile e irresponsabile. Ricaviamo invece da questa vicenda l'appello soprattutto alle famiglie a coltivare spazi di speranza e di senso". (di Antonella Palermo)







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