Condanna internazionale per il lancio di un missile da parte della Corea del Nord
E’ forte la preoccupazione internazionale per il lancio avvenuto nella notte di un
razzo-missile da parte della Corea del Nord. Già nei giorni scorsi Pyongyang aveva
annunciato il test e molti Paesi avevano criticato la decisione. Gli Stati Uniti stanno
valutando una risposta mentre le Nazioni Unite hanno parlato di “aperta violazione
delle risoluzioni dell’Onu”. Ce ne parla Benedetta Capelli:
“Il satellite
è entrato in orbita”: in uno scarno comunicato la Corea del Nord, attraverso la propria
agenzia ufficiale, ha annunciato il lancio avvenuto – riferisce – ad un anno dalla
morte del leader Kim Jong Il e che si è concluso con successo: “un passo in avanti
– afferma - nello sviluppo della nostra tecnologia”. Immediate le reazioni internazionali,
tutti parlano di un razzo-missile e non di un satellite. La prima ad esprimere la
sua condanna è stata la Corea del Sud. La Casa Bianca ha parlato di “un atto altamente
provocatorio” che ''minaccia la sicurezza dell'intera regione'' e viola le risoluzioni
dell'Onu. Ad intercettare il lancio sono stati proprio i sistemi di allarme missilistici
americani. Gli Stati Uniti invocano quindi “azioni appropriate”, confermando di voler
lavorare con gli altri alleati - Corea del Sud, Cina, Giappone e Russia – nei colloqui
a 6 sul nucleare nordcoreano. Mosca intanto fa sapere che il razzo di Pyongyang non
ha minacciato in alcun modo il Paese ma esprime “profondo rammarico” per quanto accaduto.
Infine il lancio è stato definito dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, “un
atto deplorevole” perché sfida la comunità internazionale e mette in guardia dalle
conseguenze per la pace e la stabilità dell’intera area.