2012-12-12 12:37:28

Censimento nel Regno Unito: cristiani in calo. In aumento i cattolici nel Nord Irlanda


Tra il 2001 e il 2011 il numero di persone che si definiscono cristiane in Inghilterra e Galles è passato dal 71,7% al 59,3%. Un dato rilevato dall’Ufficio nazionale di statistica che la Conferenza episcopale cattolica d’Inghilterra e Galles ha voluto commentare così: “Una diminuzione nel numero di coloro che si definiscono cristiani che riflette i recenti valori sociali”. I vescovi hanno evidenziato anche l’aumento delle persone che si definiscono senza alcuna fede nel Dio della Bibbia (14,1 milioni nel 2011), definendolo, come citato dall'agenzia Sir, un dato “non scoraggiante” perché dimostra che “il cristianesimo non è più religione di cultura, ma di scelta e di impegno”, e che “le persone fanno una scelta positiva nel definirsi cristiani”. Dalle statistiche è emerso che un quarto della popolazione dichiara di non avere religione (nel 2011 era circa il 15%) e che il cristianesimo è ancora la religione più importante con 33,2 milioni di aderenti (59,3% della popolazione) seguita dall’islam (2,7 milioni di persone, 4,8% del totale). Nonostante la situazione fotografata dalle statistiche, i vescovi di Galles e Inghilterra sostengono che la popolazione cattolica è rimasta costante e rappresenta il 9% di cittadini, un quinto dei quali frequenta la Messa ogni settimana. In Irlanda del Nord invece muta a favore della comunità cattolica la composizione per religioni della popolazione. I protestanti, tradizionalmente la comunità più rappresentata, sono calati infatti al di sotto del 50%, mentre risultano in aumento i cattolici. I protestanti si attestano in particolare al 48% sul totale della popolazione. Rispetto al passato il calo è di alcuni punti: nel 2001 la quota di fedeli protestanti risultava pari al 53%. Su un totale di circa due milioni di abitanti, i cattolici sono invece aumentati dell’1%, arrivando a toccare quota 45%. Secondo inoltre quanto emerso dalla ricerca, circa l’1% della popolazione risulta appartenere ad altre comunità religiose, mentre coloro che si sono dichiarati non affiliati ad alcuna comunità religiosa rappresentano il 5,6%. Uno dei fronti principali su cui si incentra l’impegno della comunità cattolica in Irlanda del Nord è quello della tutela della vita. Una serie di tentativi per introdurre la più permissiva legislazione sull’aborto della Gran Bretagna anche in Irlanda del Nord sono stati promossi da alcuni parlamentari. Inoltre, a Belfast, nei mesi scorsi è stata aperta la prima clinica privata dove è possibile sottoporsi all’interruzione volontaria della gravidanza. (L.P.)







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