A Scampia scuole illuminate per dire no alla camorra
Dopo una giornata di perquisizioni a tappeto nelle zone dello spaccio, Scampia, ha
vissuto ieri sera un momento di lotta pacifica contro violenza e degrado. Ad una settimana
dall’assassinio camorristico nel cortile della scuola materna E. Montale, tutti
gli edifici scolastici del quartiere sono stati illuminati, per volere delle famiglie,
dei dirigenti scolastici e delle autorità locali, per dare una testimonianza di presenza
e di coraggio. Al microfono di Antonella Palermo il padre gesuita Sergio
Sala, guida Scout Agesci a Scampia, racconta la mobilitazione anche dei parroci
in questi giorni:
R. – I parroci
a Scampia sono vicini alla gente. Qualche giorno fa abbiamo anche redatto un messaggio-preghiera
che è stato letto durante le liturgie. E’ un messaggio rivolto sia ai criminali, con
un “basta con i morti ammazzati, basta con le complicità e i sistemi che finanziano
le realtà di morte”. Però, è un messaggio rivolto anche ai genitori chiedendo che
non si chiudano in casa: la criminalità va combattuta partecipando alla vita di quartiere,
non avendo paura di chi uccide. Infine, è un messaggio agli amministratori: bisogna
tentare di puntare al bene comune che spesso vuol dire anche non puntare al consenso.
E’ un messaggio-preghiera in cui tre volte appare il termine speranza, che
è il motivo dominante del nostro agire.
D. – Ci si può rendere immuni da queste
logiche?
R. – Non tutti. Ci sono ragazzi che vivono in un ambiente in cui ascoltano
sempre e solo le stesse cose, vedono solo e sempre le stesse cose … Per questo le
parrocchie, la società civile di Scampia fanno in modo di mostrare a questi ragazzi
che esiste un altro modo di vivere. Poi, non basta informare: bisogna anche dare la
possibilità di studiare, di trovare un lavoro … Per questo la politica deve avere
un ruolo maggiore di quello che ha!
D. – Il sindaco De Magistris annuncia che
il prossimo 20 dicembre a Scampia si svolgerà una manifestazione contro la camorra
…
R. – Non chiediamo eventi: chiediamo servizi, favorire le piccole imprese,
il terzo settore, la vita ecclesiale. Questo noi chiediamo.