Al maestro Barenboim, messaggero di pace nel mondo attraverso la musica, il premio
" P.Ungari"
“La cultura favorisce i contatti fra le persone e le avvicina promuovendo la tolleranza”.
Così il M° Daniel Barenboim che, ieri a Roma, nella Giornata Mondiale dei Diritti
Umani ha ricevuto, il Premio Paolo Ungari, in quanto fondatore della West Eastern
Divan Orchestra che in nome del dialogo e della tolleranza unisce musicisti israeliani,
palestinesi e di altri Paesi arabi. Il riconoscimento arriva nel sessantesimo della
carriera. Il servizio di Gabriella Ceraso:
“Sono molto
commosso di essere qui oggi, a 60 anni dal mio primo concerto a Roma. Ho fatto i corsi
di perfezionamento all’Accademia di Santa Cecilia. Mi sento, dunque, legato all’Italia
in modo molto particolare”.
E’ felice e commosso il maestro Daniel Barenboim,
che torna dall’inaugurazione della Scala di Milano, e a Roma ricorda i 70 anni di
età appena compiuti e, soprattutto, i 60 di una carriera fulgida e precocissima, col
debutto a sette anni a Vienna e a dieci a Roma da pianista. Ma oggi la capitale lo
premia per una geniale intuizione, quella di 13 anni fa, quando lui ebreo con l’amico,
l’intellettuale palestinese Edward Said, credette che nel vincolo universale della
musica, i giovani di una terra martoriata come il Medio Oriente, potessero, studiando
e lavorando insieme, imparare a dialogare e a convivere. E’ questo il progetto, ma
anche una testimonianza della West-Eastern Divan Orchestra, a cui la Lega Italiana
dei Diritti dell’Uomo riconosce un impegno per il progresso e il bene dell’umanità.
Alessandro De Rossi della Lega:
“Lo sforzo che ha fatto il maestro Barenboim
è il progetto di unificare le persone, abbattere le divisioni, gli steccati ideologici,
un progetto basato sulla cultura. Le armi della cultura non uccidono: creano opportunità”.
E
al dialogo e alla pace per il Medio Oriente, il maestro Barenboim crede oggi più che
mai:
“Sono molto felice che l’Italia abbia avuto la visione e l’intelligenza
di votare a favore della risoluzione delle Nazioni Unite per ammettere la Palestina.
Questo conflitto è un conflitto orribile e ha bisogno di un nuovo impulso, grazie
al quale si veda chiaramente che bisogna trovare una soluzione, che sia buona per
tutti”.
Poi l’auspicio, espresso anche dopo l’assegnazione del premio Nobel
per la pace all’Unione Europea:
“L’Unione Europea, secondo me, ha la possibilità
di fare un grande passo avanti. Come semplice cittadino posso esprimere il mio desiderio
che l’Unione Europea abbia con questo premio un impulso in più per trovare una soluzione
a questo conflitto troppo tragico per troppi anni”.
Da pianista Daniel
Barenboim interpreterà Chopin e Mozart, giovedì 13 dicembre, al Parco della musica,
in un programma che lo vede a fianco dell’amico, il maestro Antonio Pappano, sul podio
dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia; tra i due un’amicizia lunga e profonda.
Il maestro Pappano:
“Abbiamo l’opportunità di fare musica insieme, prima
di tutto. Questa per me è una gioia, un privilegio, un’opportunità, uno scambio di
temperamenti bellissimo e spero una cosa che si svilupperà nel prossimo futuro”.