Stelle di Natale Ail nelle piazze italiane per i malati di leucemia
“Ogni malato di leucemia ha la sua buona stella”: questo il titolo della XXIV edizione
della manifestazione “Stelle di Natale Ail”, il tradizionale appuntamento di solidarietà
promosso dall’Associazione Italiana contro le leucemie i linfomi e i mielomi. Migliaia
di volontari saranno fino a questa sera nelle piazze italiane per offrire una piantina
in cambio di un contributo minimo associativo di 12 euro. “Un gesto che aiuta tanti”:
non smette di ripeterlo il presidente Ail, l’ematologo Franco Mandelli. L’intervista
è di Eliana Astorri:
R. - Senza le
Stelle di Natale non riusciremmo ad assistere a domicilio i malati, non riusciremmo
a finanziare le nostre case-alloggio e, ovviamente, non potremmo finanziare i progetti
di ricerca. Quest’anno, però, voglio fare una precisazione perché ci tengo veramente
molto: purtroppo ci sono tante associazioni che vendono Stelle di Natale, facendo
finta che siano le Stelle dell’Ail. Questa è una cosa non giusta e non onesta, anche
perché le Stelle di Natale sono dell’Ail: sono nate più di 20 anni or sono, su un’iniziativa
di Reggio di Calabria e sono le stelle di tutte le 82 sezioni provinciali dell’Ail.
Un’altra cosa che va detta: i nostri volontari che sono in piazza, anche con il freddo
e anche con la pioggia, non hanno alcun compenso, a differenza di queste altre associazioni
che pagano coloro che vendono le stelle. Questa è una cosa che mi dà veramente fastidio!
L’ho detto anche in televisione che delle onlus si permettano di utilizzare gli stessi
nostri gadget senza dire niente: non è onesto! E’ un falso che fanno: vendono come
se fossero Ail e questo non è giusto!
D. - Ricordiamo allora, oltre ovviamente
i sostenitori Ail, il ruolo fondamentale delle migliaia di volontari che aiutano con
il loro lavoro l’Ail?
R. - Questo loro lavoro è importantissimo, perché i volontari
non percepiscono niente: lo fanno unicamente per quel cuore che hanno, per quell’amore
che hanno per tutti i malati e per la ricerca. Io dico sempre: “Già solo un malato
salvato, varrebbe la pena di investire tantissimo”. I malati che noi riusciamo a curare,
e spesso a guarire, sono migliaia in tutta l’Italia. Questo è possibile grazie proprio
ai nostri volontari!
D. - Prof. Mandelli, ricordiamo - come facciamo sempre
- in chiusura delle nostre interviste, l’invito alla dotazione del sangue…
R.
- Io la ringrazio, perché lei se ne ricorda sempre. Senza le donazioni di sangue non
si potrebbero curare le malattie del sangue; senza le donazioni di sangue non si potrebbero
curare neanche quei pazienti che devono fare interventi chirurgici importanti; senza
le donazioni di sangue non potrebbero guarire o risolvere il loro problema quei pazienti
o quei soggetti normalissimi che vengono portati in Pronto Soccorso per un incidente
di macchina e hanno bisogno immediatamente di sangue… Donare il sangue vi fa sentire
sicuramente meglio!