Siria: nuovi scontri, aumentano i profughi verso l'Iraq
È di almeno quattro morti il bilancio dei nuovi scontri tra le truppe siriane e ribelli,
avvenuti questa mattina vicino agli uffici governativi situati tra Harasta e Irbin,
a nord-est della capitale siriana Damasco. Intensi combattimenti, inoltre, sono in
corso a sud-est di Maarat al Numaan, nella provincia di Idlib, lungo l’autostrada
tra Damasco e Aleppo, secondo quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti
umani in Siria. Intanto, l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati informa che sono
arrivati a quota 63.500 i profughi che dalla vicina Siria sono riparati in Iraq, la
maggior parte dei quali si trova nelle province del Kurdistan iracheno. I dati sono
di appena tre giorni fa, ma secondo l’organizzazione ne continuano ad arrivare al
ritmo di 200 al giorno. Infine, ieri il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-moon, dal campo di Zaatari, in Giordania, ha rinnovato l’appello alla comunità
internazionale perché fornisca aiuti finanziari: “Non possiamo chiudere gli occhi
mentre questa gente muore”. (R.B.)