Filippine: la Caritas a sostegno delle popolazioni colpite dal tifone
“I bisogni più urgenti sono cibo, acqua, farmaci di base, materiali per riparare le
abitazioni, in particolare nelle zone più remote, e più difficili da raggiungere.
Passata la fase di immediata urgenza, sarà necessario provvedere anche alle sementi
necessarie al ripristino dell’attività agricola, di cui vive la maggior parte delle
famiglie”. Così, padre Edwin Gariguez, direttore di Caritas Filippine, sintetizza
la situazione nelle zone colpite dal tifone "Bopha" che ha causato centinaia di vittime
e 160 mila sfollati. Caritas delle Filippine (Nassa – National Secretariat of Social
Action), si è prontamente attivata. Questa volta l’allerta è stato immediato, molti
hanno trovato riparo nelle chiese e negli edifici pubblici, altri nei rifugi anticiclone,
come quelli realizzati a Illigan. La provincia di Agusan del Sur è stata colpita per
circa metà della sua estensione, con un totale di almeno 1360 case danneggiate. In
alcuni villaggi, che restano inaccessibili, non si è ancora potuto effettuare un computo
dei danni. La provincia di Surigao del Sur ha già dichiarato lo stato di calamità.
Le abitazioni danneggiate in questa zona sono al momento più di 4 mila. In alcune
delle zone colpite, le comunità locali stanno già rientrando nelle loro abitazioni,
mentre altrove gli sfollati trovano rifugio negli edifici pubblici durante la notte,
rientrando in casa durante il giorno, per cominciare a riparare i danni. Quasi ovunque
si teme la contaminazione dell’acqua. Entro la fine della settimana si spera che possa
essere ripristinata la rete elettrica. Caritas Italiana e l’intera rete internazionale
seguono l’evolversi della situazione, a sostegno della Caritas e della popolazione
locale. (I.P.)