2012-12-08 14:32:59

Egitto: l'esercito invita le forze politiche al dialogo, no al caos


L’esercito egiziano, che presto - grazie a un decreto presidenziale - avrà gli stessi poteri della polizia, fa sapere che non permetterà che l’Egitto sprofondi nel caos e nella violenza. Intanto, dopo la grande protesta di ieri, prosegue il sit-in degli oppositori del governo Morsi all’esterno del palazzo presidenziale al Cairo dove a breve si svolgerà un incontro tra il presidente e i manifestanti. Il servizio di Roberta Barbi:RealAudioMP3

Sarebbe già stato approvato, ma non si sa bene quando entrerà in vigore, il nuovo decreto del presidente egiziano Morsi che assegna all’esercito gli stessi poteri della polizia, compreso quello di eseguire arresti, per far fronte alle proteste di piazza. Le forze armate, con un comunicato letto in tv, invitano gli oppositori del governo al dialogo come “via migliore per raggiungere l’unanimità di vedute” e affermano che “eserciteranno sempre il loro ruolo per il mantenimento degli interessi superiori della patria e la protezione delle sue strutture vitali” e non permetteranno “che il Paese precipiti nel caos e nella violenza”. Questo però – aggiungono – non implica l’intenzione di intervenire direttamente in politica come avvenuto alla caduta del regime di Mubarak. Lo stesso appello alla riconciliazione arriva dalla guida spirituale dei Fratelli musulmani, Mohamed Badie, che dichiara: “Difenderemo la Costituzione, qualsiasi sia il sacrificio”. Da parte delle opposizioni torna a parlare el Baradei, uno dei leader del Fronte di salvezza egiziano nazionale, che si appella direttamente al presidente, affinché annulli la dichiarazione costituzionale e il referendum, “in modo da avere un’intesa nazionale e scrivere insieme una nuova Costituzione”, che non recepisca i principi della Sharìa come fonti di diritto.







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