Nel pomeriggio di oggi, nei Giardini vaticani, è prevista la consegna al Benedetto
XVI della nuova Papamobile Mercedes, in due esemplari. “La nuova Papamobile per Benedetto
XVI – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana - è una Mercedes-Benz Classe
M dotata di un allestimento speciale che consentirà al Pontefice di essere vicino
alla gente che incontra durante i suoi viaggi apostolici, nella massima sicurezza
e comfort. La nuova Papamobile accompagnerà il Santo Padre già domani, in occasione
della solennità dell’Immacolata Concezione e del tradizionale omaggio del Papa alla
statua della Vergine in Piazza di Spagna, a Roma”.
La nuova Papamobile – prosegue
il comunicato – “presenta all’interno numerose tecnologie innovative volte a rendere
ancora più efficiente l’impianto di climatizzazione e di illuminazione, così come
la comunicazione tra il guidatore e la cupola posteriore. La carrozzeria è, come da
tradizione, bianca madreperla e la vettura è complessivamente più bassa di alcuni
centimetri rispetto alla precedente Papamobile, per consentire più agevolmente il
trasporto aereo, indispensabile nei numerosi viaggi che la vedranno impegnata. Il
progetto della nuova Papamobile è stato avviato un anno fa e sono serviti circa nove
mesi per adattare la vettura alle esigenze del Santo Padre. Il concept e la produzione
sono stati curati dagli ingegneri Mercedes con il supporto di partner esterni. L’alimentazione
è a benzina verde, come per i modelli precedenti”.
“È per noi una gioia poter
accompagnare Sua Santità Benedetto XVI nei suoi viaggi”, ha dichiarato Dieter Zetsche,
presidente di Daimler AG. “Un impegno importante che portiamo avanti con passione
da tanti decenni per sentirci sempre al fianco del Santo Padre ed abbracciarlo ovunque
egli sia”. Da oltre 80 anni, Mercedes-Benz segue con dedizione il Santo Padre nei
suoi viaggi apostolici. Un impegno iniziato nel 1930 con la Nurburg 460 pullman limousine
consegnata a Pio XI, proseguito negli anni ‘60 con Giovanni XXIII, al quale fu consegnata
una 300d automatica e decappottabile, e Paolo VI che ricevette una Mercedes Benz 600
Pullmann Landaulet e più tardi una 300 SEL. Negli ultimi anni Giovanni Paolo II ha
viaggiato a bordo di Classe G, per le celebrazioni in Piazza San Pietro, e della Classe
M che oggi viene sostituita e consegnata a Papa Benedetto XVI.
Fin dall’inizio
del pontificato di Papa Giovanni Paolo II fu avvertita l’esigenza di una autovettura
panoramica che consentisse al Papa una maggiore visibilità. Infatti, proprio Papa
Wojtyła, nei suoi primi viaggi internazionali cominciati nel gennaio 1979 con la Repubblica
Dominicana e il Messico, aveva preso l’abitudine a sedersi a fianco degli autisti
di grandi autobus quando percepiva che l’autovettura ordinaria a lui destinata non
offrisse un sufficiente contatto visivo con i fedeli. In quei due anni di viaggi,
dal gennaio 1979 all’aprile 1981, i Paesi ospitanti, tenuti a fornire adeguati mezzi
di trasporto, adattarono prevalentemente grandi autobus trasformandoli in moderne
carrozze papali con qualche semplice modifica di allestimento e collocando ben in
vista lo stemma pontificio. Proprio in questi giorni ha fatto notizia il ritrovamento
di un autobus papale irlandese utilizzato da Papa Giovanni Paolo II nel settembre
1979 e rinvenuto casualmente nel Museo delle Cere di Dublino.
Ma la prima autovettura
panoramica nella configurazione attuale, quella conosciuta oggi comunemente con il
nome di “Papamobile”, prese vita nel maggio 1982 con il viaggio apostolico in Gran
Bretagna. Dopo l’attentato subìto da Papa Wojtyła nel maggio 1981 non ci furono viaggi
apostolici per un anno e i Paesi ospitanti si resero immediatamente conto che oltre
a soddisfare le esigenze di visibilità occorreva garantire la sicurezza del Pontefice.
Nacquero quindi le auto panoramiche blindate costruite non più con grandi autobus
ma elaborate su telai di vetture fuoristrada a quattro ruote motrici. Le prime due
furono appunto costruite dalla British Leyland in Gran Bretagna mentre un’altra coppia
di Papamobili fu costruita nello stesso anno in Spagna dalla Range Rover in occasione
del viaggio apostolico del novembre 1982. Di questi esemplari, inglesi e spagnoli,
ne furono donati alcuni alla Santa Sede per essere utilizzati nei successivi viaggi
apostolici. Moltissimi Paesi però costruirono autonomamente ulteriori versioni di
Papamobili, sia come gesto di creativa partecipazione locale per soddisfare le esigenze
di mobilità del Papa nei viaggi sia per ovviare talvolta alle complesse e costose
difficoltà di trasporto delle autovetture panoramiche dal Vaticano ai Paesi di destinazione,
spesso in altri continenti. Ne furono così costruite alcune decine, di varie marche
e modelli automobilistici, che oggi si trovano in vari musei del mondo a testimoniare
il passaggio di una visita papale. Verso la fine degli anni 80’ la Daimler Benz costruì
una versione di Papamobile molto elegante e sofisticata su telaio Mercedes classe
GL offrendone due esemplari a Papa Giovanni Paolo II per i suoi viaggi. E instaurò
con l’occasione la prassi che al momento della dismissione delle auto una fosse destinata
al Museo di Stoccarda e l’altra ai Musei Vaticani (Museo delle carrozze). Così fu
attuato infatti nel 2002 quando furono offerte sempre a Giovanni Paolo II due nuove
Papamobili su telaio Mercedes classe M, le quali sono state poi utilizzate da S.S.
Benedetto XVI fino ad oggi.