2012-12-07 17:06:05

Elezioni in Burkina Faso: vittoria del partito al potere del presidente Compaoré


In Burkina Faso, il partito del presidente Blaise Compaoré, il Congresso per la democrazia e il progresso (Cdp), ha conservato la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento. In base ai risultati provvisori diffusi dalla Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) e ripresi dalla Misna, al Cdp vanno almeno 58 seggi sui 127 da assegnare, a cui si aggiungono altri 23 deputati di quattro partiti alleati. Tuttavia, il partito presidenziale registra un lieve calo nei consensi: nell’assemblea uscente sedevano 73 deputati del Cdp, forte di una maggioranza di 99 seggi. Dalle prime stime, ancora tutte da confermare, il tasso di partecipazione si aggira attorno al 70%. Si registrano anche alcune polemiche per il fatto che l’istituzione elettorale non è ancora in grado di diffondere i risultati completi del doppio voto della scorsa domenica, quando per la prima volta nella storia 4,3 milioni di aventi diritto si sono recati alle urne per le legislative e le locali. Sul versante delle legislative ci sono, infatti, ancora 25 seggi da assegnare mentre nessun dato è stato finora comunicato per quanto riguarda le municipali. “Non siamo in grado di proclamare i risultati della provincia del Kadiogo (quella della capitale, Ouagadougou). Lo faremo appena sarà possibile”, ha dichiarato Barthélémy Kéré, il presidente della Ceni. Eppure, sulla carta il processo elettorale doveva essere più celere, trasparente e esente da contestazioni grazie all’introduzione di nuove tecniche di registrazione e conteggio delle schede – in particolare il censimento biometrico – richieste dall’opposizione che da tempo accusa il potere di frodi su vasta scala. E’ proprio nel Kadiogo che si è svolto il braccio di ferro elettorale più simbolico della tornata. François Compaoré, fratello maggiore del presidente e suo consigliere – ritenuto suo possibile successore nel 2015 – si è misurato al popolare e noto uomo d’affari Zéphirin Diabré, fondatore di una promettente forza politica nata solo due anni fa, l’Unione per il progresso e il cambiamento (Upc, opposizione), che in parlamento ha ottenuto 15 seggi. Altri 15 seggi sono andati all’Alleanza per la democrazia (Adf-Rda, opposizione) di Gilbert Ouédraogo. Alcuni esponenti di opposizione hanno già espresso “diffidenza” nei confronti del lavoro della Ceni, guardando con “sospetto e poca credibilità all’impossibilità di pubblicare i risultati della provincia strategica del Kadiogo”, annunciando la loro intenzione di introdurre ricorsi “in caso di vittoria derubata”. Dopo la pubblicazione dei risultati provvisori e parziali, il responsabile della Ceni ha ricordato a partiti e candidati la possibilità di presentare ricorso per “scongiurare i rischi di divisioni e di crisi post-elettorale”. In base al codice elettorale, candidati e partiti in lizza nelle 45 provincie di cui è composto il Burkina Faso possono presentare ricorsi entro le 72 ore successive alla diffusione dei dati provvisori da parte della Ceni; dovranno rivolgersi al consiglio costituzionale per quanto riguarda le legislative o al tribunale amministrativo per contestare l’esito delle municipali. Il doppio voto di domenica è stato globalmente contrassegnato da un clima di calma e grande partecipazione; incidenti isolati si sono verificati a Banfora, non lontano dalla frontiera con la Costa d’Avorio, dove alcune urne sono state saccheggiate. Si è trattato del primo appuntamento con le urne dopo la crisi socio-politica che nel 2011 ha fatto vacillare il presidente Compaoré – al potere con un colpo di stato dal 1987 – e dell’ultimo scrutinio prima della scadenza naturale del suo mandato nel 2015. (M.G.)







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