2012-12-06 12:46:19

I vescovi irlandesi: no alla revisione della legge contro l'aborto


I vescovi irlandesi ribadiscono che la società ha il dovere di difendere e promuovere il diritto alla vita sia della mamma incinta che del bimbo che porta in grembo. L’intervento dei vescovi è stato reso noto mercoledì scorso al termine della loro assemblea invernale, il giorno dopo la pubblicazione di un Rapporto presentato da un “gruppo di esperti” istituito dal governo, che suggerisce una legge in favore dell’aborto. All’inizio di questa settimana, circa 8 mila persone si sono riunite per una veglia davanti al Parlamento, chiedendo al governo di sostenere il diritto alla vita del bambino non nato, perché sancito nella Costituzione irlandese. Emer McCarthy, della nostra redazione inglese, ha chiesto a mons. Kieran O’Reilly, vescovo della diocesi di Killaloe, quali siano le preoccupazioni della Chiesa:

R. – The main concern would seem that there is an attempt being made to …
La preoccupazione maggiore consiste nel fatto che sembra ci sia un tentativo di arrivare ad una legislazione in favore dell’aborto. La nostra posizione afferma che anche un aborto limitato a certe condizioni resta comunque un aborto, e noi abbiamo rilevato che ci sono gravi lacune e vuoti. Una delle opzioni potrebbe essere un altro referendum, che però non è stato nemmeno menzionato. Noi crediamo che i termini di riferimento siano stati inutilmente ristretti al gruppo di esperti e che lo scopo ultimo fosse la creazione di una normativa per l’introduzione dell’aborto, sia pure in termini limitati. E questo non possiamo accettarlo. Tra le opzioni più serie, dovrebbero esserci linee guida più attente per aiutare e orientare la professione medica nell’affrontare situazioni di malattie gravi di donne incinte.

D. – Ci sono stati, negli ultimi 20 anni, numerosi referendum che trattavano della legislazione sull’aborto, in Irlanda, e che sono stati sistematicamente rifiutati dal popolo irlandese. Martedì scorso, oltre 8 mila persone si sono riunite per una veglia davanti al Parlamento, chiedendo al governo di mantenere le sue promesse “pro-vita”. Al di là della Chiesa, il popolo irlandese continua a restare per la vita?

R. – There are many groups, other than Christian groups also, who are concerned …
Ci sono molti altri gruppi, al di là dei cristiani, che sono preoccupati per i cambiamenti che si stanno verificando nel Paese; noi vogliamo mantenere e conservare la situazione esistente nel nostro Paese, che è di un forte atteggiamento “pro-vita”. Noi siamo convinti che nel nostro Paese abbiamo uno dei migliori sistemi di assistenza medica per la cura della madre e del bambino e siamo convinti che si farà sempre il possibile, e nel migliore dei modi, perché siano accuditi entrambi. C’era uno dei cartelloni, alla manifestazione dell’altra sera, davanti al Parlamento, che diceva: “Amateli tutti e due”. Ecco, questo è il principio di fondo al quale vogliamo attenerci.

Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2012







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