ALGERIA, Mons. Bader: Nell'Anno della Fede dare spazio alla carità per rispondere
ai bisogni del Paese
“Per costruire un Paese moderno e democratico è necessario anzitutto costruire l’uomo
in questo Paese”: è quanto scrive mons. Ghaleb Bader, arcivescovo di Algeri, in Algeria,
nell’editoriale del periodico Rencontres di dicembre, ricordando che quest’anno la
Caritas Algeria ha festeggiato 50 anni “cercando di rispondere ai bisogni di un popolo
che aveva appena preso in mano il proprio destino sforzandosi di costruire un Paese
moderno e democratico”. “Oggi, l’Algeria non ha ancora portato a termine il suo progetto
di indipendenza e di Paese libero e moderno – afferma il presule – e la Caritas non
ha smesso di fare la sua parte e di mettersi al servizio di questo Paese e del suo
popolo”. Per mons. Bader “senza l’uomo, non c’è sviluppo, non c’è progresso, non c’è
Paese democratico o moderno”, “l’uomo … indipendente dalla sua razza, il suo colore,
la sua religione è anche al centro della missione di Cristo e della Chiesa … e là
dove c’è la Chiesa c’è l’amore di Cristo che si traduce attraverso i propri atti di
carità e i suoi gesti di solidarietà e di fraternità”. L’arcivescovo di Algeri sottolinea
anche che la “carità, oltre ad essere un semplice aiuto concreto al prossimo o una
risposta ad uno dei suoi bisogni, è l’amore di Dio vissuto e concretizzato attraverso
atti di fraternità e di carità” e “la carità non è in fin dei conti che lotta contro
il male che è il risultato del peccato e tutte le sue conseguenze, la fame, l’ingiustizia,
la violenza, l’odio il razzismo”. Nell’anno in cui la Caritas Algeria compie 50 anni
di attività, conclude il presule, la celebrazione dell’Anno della Fede sottolinea
il legame che esiste tra fede e carità. “Senza la fede, non possiamo amare di un amore
gratuito, sincero e totale – scrive infine mons. Bader – e la carità consiste nelle
opere attraverso le quali testimoniamo l’autenticità della nostra fede”. (T.C.)