Siria: ucciso l'autista che aveva accompagnato due vescovi di Aleppo all'aeroporto
Si chiamava Youssef Karme. Era un un autista greco-cattolico, padre di tre figli.
Guidava i pulmini di una scuola armeno-cattolica di Aleppo, e usava spesso la sua
auto privata per trasportare i vescovi e i sacerdoti della metropoli siriana. Nell'ultimo
suo viaggio aveva accompagnato all'aeroporto l'arcivescovo armeno cattolico Boutros
Marayati, quello maronita Youssef Anis Abi-Aad e un sacerdote, che dovevano andare
in Libano per prendere parte all'Assemblea dei patriarchi e dei vescovi cattolici
del Medio Oriente, in corso a Harissa. Sulla via del ritorno, è stato ucciso con due
colpi di arma da fuoco. Le circostanze e la dinamica dell'agguato non sono chiare.
Da Harissa riferisce all'agenzia Fides l'arcivescovo Marayati: “Sappiamo solo che
è stato ucciso, ma non sappiamo da chi e in che modo. Non sappiamo se i colpi provenivano
da lontano o da distanza ravvicinata, se sono stati sparati da soldati dell'esercito
regolare o dagli insorti. La strada per l'aeroporto è molto pericolosa. L'auto di
Karme era l'ultima di un convoglio di cinque autovetture. Gli altri autisti, che procedevano
a velocità elevata, quando sono arrivati ad Aleppo si sono accorti che lui non c'era.
Tra di loro c'erano anche due fratelli della vittima, che sono subito tornati indietro
e hanno ritrovato la macchina uscita fuori strada, con dentro il corpo senza vita
di Youssef”. L'arcivescovo Marayati conferma a Fides che Aleppo è una città sfigurata
dal conflitto: “La settimana scorsa un ordigno è stato lanciato sulla nostra scuola.
In quel momento, provvidenzialmente, non c'era nessuno. Altrimenti sarebbe stata una
strage di bambini”. (R.P.)