Povertà in Europa: mons. Paglia a Mosca al Convegno cattolico-ortodosso
In un tempo in cui “gli spazi per sognare sono diventati i grandi supermercati o il
piccolo schermo del computer”, in cui “si è tutti più spaesati e più soli”, occorre
“ripartire dall’amore”. “È il messaggio proprio che i cristiani, sia d’Oriente che
d’Occidente, sono chiamati ad offrire agli uomini e alle donne di oggi per edificare
una società più giusta e più umana”. Con queste parole - riportate dall'agenzia Sir
- mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, si è
rivolto ieri mattina ai partecipanti del convegno internazionale, dal titolo “La Chiesa
e i poveri. Ortodossi e cattolici nel servizio della carità”, organizzato a Mosca
dal Dipartimento sinodale per la carità e il servizio sociale del Patriarcato di Mosca
e dalla Comunità di Sant’Egidio. “Il denaro - ha detto mons. Paglia - ha assunto un
nuovo valore e un nuovo peso” e “spinge a credere che qualunque cosa ha un prezzo,
confondendo così il prezzo con il valore”. In un contesto simile, ha aggiunto mons.
Paglia, “è difficile trovare qualcosa o qualcuno che riscaldi il cuore e dia senso
alla vita. E gli uomini e le donne, privati di amore, di protezione e di difesa, sono
divenuti orfani”. Qui, ha proseguito il vescovo cattolico, “è tutta l’originalità
dell’amore evangelico, ma soprattutto la sua forza irresistibile: l’amore è una risorsa
indispensabile per questo nostro mondo”. (R.P.) Ultimo aggiornamento: 6 dicembre