Guatemala: pesante bilancio per il terremoto di novembre
Ammontano a un miliardo e 657 milioni di quetzales (circa 210 milioni di dollari)
i danni causati dal terremoto di magnitudo 7,2 della scala Richter che il 7 novembre
ha colpito in particolare il dipartimento occidentale di San Marcos, provocando 44
morti e migliaia di disastrati: è il bilancio stilato dalla Commissione economica
per l’America Latina e i Caraibi dell’Onu (Cepal), secondo cui il settore edile è
quello che ha subito l’impatto più grave con perdite per 826 milioni di quetzales
(circa 105 milioni di dollari). Secondo dati del governo - riferisce l'agenzia Misna
- almeno 7000 abitazioni, circa la metà di quelle danneggiate dal sisma, dovranno
essere abbattute e ricostruite. Proprio la ricostruzione delle case e delle infrastrutture
sanitarie, educative e culturali è stata indicata come priorità dal presidente Otto
Pérez; per questa operazione saranno necessari 1,136 miliardi di quetzales (144 milioni
di dollari). Tra prestiti, donazioni e trasferimenti statali, Pérez ha garantito che
il governo ha i fondi sufficienti a fare fronte all’emergenza negli otto dipartimenti
in cui è stato proclamato lo “stato di calamità”, ovvero San Marcos, Quetzaltenango,
Sololá, Quiché, Suchitepéquez, Retalhuleu, Totonicapán e Huehuetenango, sull’altipiano
occidentale del Guatemala. Ufficialmente a causa del terremoto, Pérez è stato peraltro
costretto a rinviare al secondo semestre del 2013 il dibattito parlamentare sul controverso
progetto di riforma costituzionale, da lui fortemente voluto nonostante l’opposizione
di vasti settori della società civile. (R.P.)