Ghana: i vescovi invitano a pregare per invocare elezioni corrette e pacifiche
Otto giorni di Messe e di recita del Santo Rosario dal 1° all’8 dicembre, Festa dell’Immacolata,
per invocare il corretto e pacifico svolgimento delle elezioni presidenziali e parlamentari
del 7 e 28 dicembre. È quanto propongono i vescovi del Ghana in una lettera pastorale
diffusa in questi giorni e riportata dall’agenzia cattolica Cisa. A due settimane
dall’appello al fair play e al rispetto delle regole per evitare contestazioni rivolto
al termine della loro plenaria ai primi di novembre, i presuli ribadiscono la volontà
di continuare la loro opera di guida morale per tutti i ghanesi che aspirano alla
pace, ricordando che “l’obbligo della Chiesa di insegnare i valori morali, anche nella
sfera pubblica, è una parte centrale e irrinunciabile della sua missione”. Essi elogiano
il governo per avere finora garantito una campagna elettorale serena e pacifica: “Insistiamo
nel dire – sottolineano - che il sistema elettorale è uno dei pilastri su cui si fonda
la democrazia rappresentativa”. Solo un sistema elettorale libero, equo e trasparente
può infatti dare voce alla volontà del popolo e garantire un passaggio di potere pacifico.
I vescovi reiterano quindi il loro appello al senso di responsabilità delle istituzioni
e dei media indipendenti. “La libertà di stampa – affermano – non può prescindere
dalla responsabilità e va tutelata nell’interesse del bene comune e della promozione
dei diritti umani sanciti dalla Costituzione del 1992”. In questo senso, aggiungono,
una responsabilità particolare spetta al servizio pubblico: “Tutti i partiti dovrebbero
essere liberi di condurre la loro campagna elettorale e di accedere agli strumenti
offerti dallo Stato, sia per la copertura mediatica, sia per propria sicurezza”. I
vescovi richiamano poi al dovere di imparzialità e correttezza dei funzionari pubblici
che, ricordano, “non sono quadri di partito”. Quindi l’invito rivolto ai fedeli a
pregare affinché gli attuali e i futuri leader prendano Cristo come modello di leadership
“una leadership timorosa di Dio e rispettosa della dignità umana”. In conclusione,
l’auspicio dei vescovi è che le elezioni possano “aiutare i ghanesi a costruire la
loro nazione, a stabilire la pace di Dio e a far sì che il Ghana resti il faro della
speranza del nostro caro continente”. (A cura di Lisa Zengarini)