2012-12-03 16:32:36

Haiti: bilancio dei vescovi sulla situazione nel Paese


Il 2012 ad Haiti sarà ricordato più per il degrado della convivenza civile, i disastri ambientali, la dissoluzione dei valori e la paura del futuro che per i pochi progressi realizzati nella ricostruzione. È un bilancio amaro quello tracciato dai presuli haitiani sull’anno che sta per concludersi. In un messaggio diffuso al termine della Plenaria dei vescovi a Port-au-Prince, il presidente della Conferenza episcopale mons. Chibly Langlois fa il punto sulla situazione sociale, politica ed economica del Paese. Le conclusioni dei vescovi – riporta il quotidiano locale Le Nouvelliste - sono gravi: la povertà continua a crescere, insieme al costo della vita e all’insicurezza alimentare, sociale, psicologica e anche fisica che sta incancrenendo tutti gli strati della popolazione. Mons. Langlois punta il dito contro le responsabilità della classe politica: “Questo stato di cose - afferma - è il risultato del cattivo governo della cosa pubblica nel quale si è impantanato il Paese”, una tendenza negativa che può essere invertita solo con la “tolleranza, la fede e la concertazione”. Ma il messaggio rivolge un monito a tutti gli haitiani: “La società haitiana – afferma - si è allontanata dalla via maestra indicata da Gesù venuto al mondo per insegnarci a crescere nella saggezza”. Quindi l’esortazione ad “accogliere la luce dell’Emanuele per ricostruire e valorizzare il patrimonio della Chiesa e del Paese intero distrutto dalle catastrofi naturali di questi ultimi tre anni”. Mons. Langlois non manca di ricordare il contributo decisivo della Chiesa anche alla pacificazione politica del Paese, attraversato nel corso dell’anno da gravi conflitti istituzionali tra il potere esecutivo e legislativo. Colpita di recente dall’uragano Sandy, Haiti deve ancora fare i conti con la ricostruzione dopo il terribile terremoto di quasi tre anni fa. La Chiesa è attivamente impegnata su questo fronte, in particolare nella ricostruzione dei luoghi di culto e delle scuole distrutti o danneggiati dal sisma. (L.Z.)







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