Giornata internazionale dei disabili. Mons. Zimowski: il mondo dei diritti non è solo
dei forti
Il mondo dei diritti “non può essere appannaggio di pochi, dei forti e dei vincenti”:
è il monito lanciato ieri da mons. Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio
per gli operatori sanitari, in un messaggio per l’odierna Giornata internazionale
dei diritti delle persone con disabilità. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Rimuovere le
barriere per creare una società inclusiva e accessibile a tutti”: il tema 2012 della
Giornata istituita dall’Onu, già nel 1981, perché la disabilità fosse patrimonio e
ricchezza per il mondo, superando pregiudizi, egoismi e negligenze. Da qui l’esortazione
lanciata ieri all’Angelus dal Papa a legislatori e governanti “a tutelare le persone
con disabilità e a promuovere la loro piena partecipazione alla vita della società”.
Fa eco a Benedetto XVI, il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon,
richiamando la sfida globale per “eliminare la discriminazione e l’esclusione” e “creare
delle società che valorizzino la diversità e l’inclusione.”
“E’ pur vero –
osserva mons. Zimowski nel suo messaggio – che le persone con disabilità, svelando
la radicale fragilità della condizione umana, rappresentano un’espressione del dramma
del dolore, che in questa nostra società viene spesso percepito come uno scandalo
e un fardello da rimuovere, o da risolvere in modo sbrigativo”. Occorre invece guardare
- scrive il presule -“con occhi nuovi” la disabilità, quale “espressione dell’unicità
di ogni persona”, così come sottolineato ieri da Benedetto XVI:
“Ogni
persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi, è sempre un valore
inestimabile, e come tale va considerata”.
Dunque, “rifuggendo qualsiasi
atteggiamento paternalista e assistenzialismo pietistico”, rimarca mons. Zimowski,
è indispensabile puntare al “bene integrale” dei disabili, “anche se ciò può comportare
un maggiore carico finanziario e sociale”. E la Chiesa vuole essere accanto ai disabili
e ai loro familiari “partecipe delle fatiche e inevitabili momenti di sconforto, illuminandoli
con la luce della fede e con la speranza che scaturisce dalla solidarietà e dall’amore”,
Rivolto ai ‘protagonisti’ della Giornata mons. Zimowski conclude: “La Chiesa Vi è
vicina, non Vi abbandona!