Congo: dopo il ritiro dei ribelli riaperte le scuole a Goma
Diverse scuole e negozi hanno riaperto ieri a Goma, il capoluogo della provincia orientale
del Nord Kivu occupato fino a sabato dai ribelli del Movimento del 23 marzo (M23):
lo dice all'agenzia Misna mons. Louis De Gonzague Nzabanita, vicario generale della
diocesi, raccontando di timori e di speranze di pace. “In città le attività economiche
stanno riprendendo timidamente dopo quasi due settimane” sottolinea il religioso,
ricordando come l’occupazione di questo centro strategico dell’est del Congo sia durata
12 giorni. “Nelle strade – aggiunge mons. Nzabanita – circolano pattuglie della polizia
congolese, impegnate nel tentativo di ripristinare un po’ di sicurezza”. I ribelli
hanno lasciato Goma sabato scorso, nel rispetto di un accordo raggiunto a Kampala
con i capi di Stato e di governo dei Paesi della regione dei Grandi Laghi. L’intesa
prevedeva il ritiro come condizione preliminare per l’avvio di trattative tra il governo
e l’M23. Una trattativa che i ribelli sono tornati a chiedere ieri sera, minacciando
in caso contrario di occupare nuovamente il capoluogo del Nord Kivu. Secondo il vicario
generale, la popolazione è consapevole dell’imprevedibilità dei prossimi sviluppi.
“Ieri – sottolinea mons. Nzabanita – migliaia di fedeli hanno affollato le chiese
della città, ringraziando il Signore e pregando per un futuro di pace”. Domenica sera
un portavoce del governo di Kinshasa ha definito il ritiro “un passo nella giusta
direzione”, sostenendo che il presidente Joseph Kabila comincerà presto “ad ascoltare
le richieste” dei ribelli. L’M23 accusa l’esecutivo di Kinshasa di aver violato accordi
di pace sottoscritti il 23 marzo 2009, che prevedevano l’integrazione nelle Forze
armate dei ribelli del Consiglio nazionale per la difesa del popolo (Cndp), un altro
gruppo armato composto per lo più da combattenti di etnia tutsi. Un recente rapporto
delle Nazioni Unite sostiene che l’offensiva dell’M23, avviata nell’aprile scorso,
è stata sostenuta dal Rwanda e dall’Uganda. Di sicuro, l’est del Congo è una delle
regioni africane più martoriate dalla guerra e ricche di minerali: dai diamanti all’oro
al coltan, indispensabile per la fabbricazione di telefoni cellulari. (R.P.)