Ballottaggio tra Bersani e Renzi per la scelta del candidato premier del centrosinistra
Giornata decisiva in Italia per la scelta del candidato premier del centrosinistra
alle prossime elezioni politiche. Dopo il primo turno delle primarie, si sfidano al
ballottaggio il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, e il sindaco
di Firenze Matteo Renzi. Gli oltre 9 mila seggi, aperti dalle 8 di questa mattina,
chiuderanno alle 20. Ancora incerta invece la decisione sulle primarie nel centrodestra.
Il servizio di Giampiero Guadagni:
Si saprà dunque
stasera il nome del candidato premier del centrosinistra alle prossime elezioni politiche.
Bersani parte dai nove punti di vantaggio su Renzi accumulati nel primo turno. Il
clima appare disteso, anche se in Toscana, il comitato pro Renzi denuncia la mancanza
dei registri dei votanti in numerosi seggi. Ma non ci saranno ricorsi. Restano le
polemiche su chi può e chi non può votare al ballottaggio. Su 100 mila domande sono
state concesse solo 7 mila deroghe a chi non aveva votato al primo turno. Secondo
i primi dati l’affluenza alle urne è in leggero calo. Domenica scorsa, al primo turno,
avevano votato in tutto 3 milioni 100 mila elettori. Una partecipazione comunque notevole,
come sottolinea anche il segretario del Pdl Alfano per il quale la sinistra ha saputo
rilanciarsi dialogando con il suo elettorato. Alfano dunque ribadisce la volontà di
confermare le primarie del Pdl fissate al 16 dicembre, nonostante le perplessità di
Berlusconi, che non ha ancora abbandonato l’idea di creare una propria forza politica.
Alfano sottolinea: divisi siamo destinati a non contare nulla. Il segretario del Pdl
poi non esclude l’apertura della crisi di governo qualora l’Esecutivo non ponga rimedio
immediato al nodo dell’election day.