Premio Unesco all’arcivescovo anglicano Desmond Tutu per la promozione dei diritti
umani
Un riconoscimento significativo con una motivazione altrettanto significativa: la
promozione di una cultura dei diritti umani a livello nazionale ed internazionale.
Così l’arcivescovo anglicano del Sudafrica, Desmond Tutu, verrà insignito del Premio
Unesco/Bilbao. La cerimonia si terrà a Parigi il prossimo 10 dicembre, in occasione
della Giornata internazionale dei diritti dell’uomo. “Scegliendo l’arcivescovo Tutu
– informa l’Unesco – la giuria ha voluto attirare l’attenzione sul ruolo eccezionale
che egli ha avuto nella costruzione di un nuovo Sudafrica, democratico e non razzista”.
In questo senso, i giurati hanno tenuto conto del “contributo inestimabile” che l’esponente
anglicano ha offerto alla ricostruzione del Paese “in quanto presidente della Commissione
nazionale ‘Verità e riconciliazione’, divenuta poi modello per altre società che hanno
conosciuto situazioni post-belliche”. La suddetta Commissione, creata negli anni ’90
dall’allora presidente del Sudafrica Nelson Mandela in seguito all’abolizione della
segregazione razziale, fu incaricata di fare luce sui crimini politici commessi durante
il periodo dell’apartheid. Conclusi i suoi lavori nel 1998, la Commissione è divenuta
una delle pietre angolari della riconciliazione nazionale in Sudafrica. E non solo:
il premio Unesco/Bilbao vuole riconoscere anche l’impegno dell’arcivescovo Tutu “a
fianco dei giovani nella promozione della non violenza e nell’opposizione a tutte
le forme di discriminazione e di ingiustizia”. Istituito nel 2008, il premio consiste
in un assegno di 30mila dollari, un diploma ed una scultura di bronzo realizzata dall’artista
giapponese Toshimi Ishii. (I.P.)