La scuola cattolica in continuo rinnovamento: se ne è parlato ad un Convegno a Roma
“Una scuola che si rinnova”. Su questo tema si è svolto a Roma il convegno della Scuola
cattolica. Economicità, personalizzazione, libertà educativa, qualità dei servizi,
questi gli aspetti approfonditi in una scuola che “intende sempre stare al passo con
i tempi”, come sottolinea al microfono di Gabriella Ceraso il presidente della
FIDAE- Federazione istituti di attività educative- don Francesco Macrì: R. – Una scuola,
per sua natura, deve rinnovarsi in continuazione. Quindi anche la scuola cattolica,
da moltissimi anni, sta facendo questo sforzo.
D. – Quali le sfide di oggi
che vi interpellano?
R. – Ci sono alcune sfide di natura culturale, di natura
ordinamentale, di natura – potremmo dire – contenutistica, dei curricula, per essere
più corrispondente ai bisogno educativi dei ragazzi nei diversi contesti. Poi ci sono
anche sfide di natura economica: la questione dell’Imu, per esempio, va a gravare
su una situazione già gravissima della scuola paritaria in Italia.
D. – Della
scuola cattolica, nel vostro lavoro, rilanciate alcuni aspetti, tra cui l’economicità,
la personalizzazione, ma anche la libertà educativa. In che senso?
R. – Economicità:
perché viene a costare molto di meno. Poi, se si amplia la possibilità dell’offerta
formativa, le famiglie, i ragazzi potrebbero avere maggiori riscontri rispetto ai
bisogni. E inoltre, la scuola cattolica, pur avendo un suo progetto educativo, non
può imporlo: lo propone. E’ assurda quella polemica secondo cui la scuola cattolica
sarebbe una scuola di indottrinamento. Una scuola, se è veramente scuola, non può
che promuovere la libertà di coscienza …