Argentina vicina alla bancarotta, la preoccupazione dei vescovi
Luis Badilla Morales, Radio Vaticana I vescovi argentini
sono preoccupati da questa nuova, pesante crisi economica che sembra abbattersi sul
loro Paese. Pochi giorni fa hanno concluso una plenaria e pubblicato un documento
che denuncia la perdita del senso della speranza e della solidarietà e il prevalere
dell'individualismo. Un testo che, anche in prossimità del Natale, cerca di far aprire
il popolo argentino alla speranza. Ma gli uffici della pastorale sociale, le Caritas
locali, e alcuni singoli vescovi, hanno descritto la situazione sociale ed economica
come molto preoccupante e temono esplosioni di violenza. Chiedono perciò alle autorità
la massima trasparenza, perché senza verità non si possono chiedere sacrifici alla
popolazione. Si ha dunque purtroppo l'impressione che si stiano ripetendo gli stessi
meccanismi che portarono alla crisi del 2001. Recentemente il Financial
Times, commentando una delle ultime iniziative della presidente argentina Kirchner,
ha sostenuto che il Paese sia vicino alla bancarotta, aggiungendo che certe iniziative
del governo in campo monetario difettano di trasparenza. La presidente Kirchner aveva
addirittura annunciato che per il prossimo anno prevedeva una crescita del Pil del
7,5%, ma il Fondo Monetario Internazionale ha bocciato la sua previsione, correggendola
al 4%. Inoltre la Corte federale di New York ha condannato il Paese latino-americamo
a pagare, entro il 15 dicembre, almeno 1,3 miliardi di dollari ai fondi speculativi
detentori del debito e ai possessori dei Tango-bond frutto della bancarotta del 2001
di cui questa nuova crisi sarebbe figlia. (A cura di Fabio Colagrande)