2012-11-29 15:43:03

Why poverty? Sant'Egidio, amicizia, non beneficenza


RealAudioMP3 "Non è gente da scartare. La persona è sempre persona e ognuno ha la sua dignità". Ruggiero, romano, ex senza-tetto, oggi volontario con la Comunità di Sant'Egidio, esprime questa verità con la semplicità e la profondità di chi ha sperimentato sulla propria pelle povertà, solitudine e sofferenza. "Con i volontari della Comunità trasteverina - ci racconta - si è creato un sentimento di amicizia e fratellanza". "I giovani sono attratti in Comunità dai servizi che forniamo ai senza fissa-dimora - racconta Guglielmo Tuccimei, tra i responsabili del Centro di accoglienza di via Anicia - perché sono conquistati da questa umanità, da questo servizio vissuto non come un gesto da benefattore a beneficato, ma da un amico a un altro amico". Al Centro di via Anicia, oltre a offrire un pacco con i generi alimentari e l'assistenza sanitaria, si organizzano colloqui orientativi che riguardano le pensioni, l'assistenza sanitaria e soprattutto il lavoro". Attenzione, però, i senza-tetto non sono gli stessi di 24 anni fa, quando il centro e la mensa di via Dandolo furono inaugurati. "Al barbone, sporco e stracciato, che andava in giro con il cappottone e la busta, si sono sotituite persone che mantengono la loro dignità, anche grazie ai tanti servizi offerti dalla capitale. Il nostro vicino di autobus, o la persona che passeggia accanto a noi, potrebbe essere un senza fissa dimora". "Oggi - racconta Tuccimei - aumentano le famiglie stremate dalla tempesta della crisi economica che vengono da noi per cercare uno scoglio dove rifiatare e ritrovare la speranza". (A cura di Fabio Colagrande)







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