Bolivia: denutrizione e carenze igienico-sanitarie per bambini che vivono in carcere
coi genitori
La Bolivia è uno dei pochi paesi dove i detenuti possono vivere nelle celle con i
rispettivi figli. Si tratta di una situazione irregolare che, oltre ad essere pericolosa
per l’integrità dei bambini, li sottopone a carenze sanitarie, educative e alimentari
che penalizzano il loro normale sviluppo. Infatti - riferisce l'agenzia Fides - oltre
a dover convivere con i delinquenti, in un ambiente pregno di violenza, dove molte
volte vige la legge del più forte, la maggior parte dei figli dei detenuti riesce
a mangiare appena una volta al giorno. Non esiste un fondo destinato a coprire le
loro necessità alimentari, e se i genitori non producono un reddito, devono accontentarsi
degli avanzi. Inoltre i piccoli devono aspettare almeno due settimane per potersi
lavare, manca assistenza medica qualificata, e molti di loro dormono sotto i lettini
dei genitori o in angoli attrezzati alla meglio per lo scopo. Non esistono spazi per
la ricreazione o materiale scolastico per farli studiare. Centinaia di bambini sono
così condannati a vivere tra la violenza, proiettati verso un futuro di sofferenza
aggravato anche dalla denutrizione che, nei piccoli con meno di 5 anni, causa danni
irreversibili, ritardo nella crescita fisica e mentale. (R.P.)