Bangladesh in piazza per la sicurezza sul lavoro dopo gli incendi nelle fabbriche
che hanno provocato oltre 110 morti
In Bangladesh, a Dacca, un nuovo incendio ha avvolto una struttura che ospita diverse
fabbriche di abbigliamento. Solo 48 ore fa le fiamme hanno devastato un'altra azienda
tessile della capitale, uccidendo oltre 110 persone. Il migliaia in piazza per i diritti
del lavoratori. Massimiliano Menichetti: L’incubo delle
fiamme non abbandona Dacca. Un nuovo incendio si è sviluppato in un compound che ospita
diverse fabbriche di abbigliamento. Il rogo è divampato a Uttara sobborgo nord della
capitale. Immediato l’arrivo dei vigili del fuoco che stanno domando le fiamme. Non
è chiaro, al momento, il numero delle persone presenti nella struttura, ma diverse
decine sono visibili, secondo fonti di polizia, sul tetto avvolte dal fumo. Le fiamme
sarebbero al terzo dei dodici piani del palazzo. Intanto migliaia di lavoratori sono
scesi in piazza a Dacca, chiedendo giustizia dopo il grave incendio, sviluppatosi
sabato e domato domenica, che ha devastato la fabbrica di abbigliamento della Tazreen
Fashion, struttura di nove piani alle porte della capitale. Qui il fuoco ha ucciso
oltre 110 persone, fonti discordanti parlano di un bollettino di 112 vittime altri
di 124. Secondo il quotidiano bengalese The Daily Star oltre 200 operai erano al lavoro
per il turno serale. Aperta un’inchiesta per far luce sulle cause della tragedia,
fatto però non nuovo in uno dei Paesi con il più basso costo di manodopera al mondo.