A Vienna inaugurazione del Centro Kaiciid per il dialogo interreligioso e interculturale
Ieri sera a Vienna, cerimonia inaugurale del Centro Internazionale per il Dialogo
Interreligioso e Interculturale (Kaiciid), intitolato al Re Adullah Ben Abdulaziz.
Si tratta di un'organizzazione indipendente, riconosciuta dall’Onu, fondata da tre
Paesi – Arabia Saudita, Austria e Spagna – cui aderisce anche la Santa Sede in qualità
di "Osservatore Fondatore". Il servizio di Roberta Gisotti:
Non è “un’istituzione
propria” dell’Arabia Saudita” – ha chiarito nei giorni scorsi il portavoce della Santa
Sede, padre Federico Lombardi – nonostante sia intitolata al Re di questo Stato. Nel
Consiglio direttivo del Kaiciid siedono infatti personalità delle principali religioni:
cristianesimo, ebraismo, islamismo, induismo e buddismo. Fra questi, l’osservatore
della Santa Sede, padre Miguel Angel Ayuso Guixot, segretario del Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso, impegnato a promuovere quel “dialogo” “fondamentale”
basato su “rispetto”, “mutua intesa” e collaborazione”. Il Consiglio direttivo sarà
supportato da un Comitato consultivo con oltre 100 membri di altre religioni, istituzioni
culturali e organizzazioni internazionali. Un mosaico di razze, culture, religioni
unite in un progetto di fratellanza, libero da influenze politiche ed economiche.
Una sfida non facile. L’idea venne illustrata cinque anni fa dal re saudita a Benedetto
XVI, durante l’udienza del 6 novembre 2007.
E c’è emozione oggi a Vienna per
l’inaugurazione ufficiale del Centro Kaiciid, alle 19 nell’Hofburg Palace, che sarà
presenziata dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, insieme con
i ministri degli Esteri degli Stati fondatori e al cardinale Jean-Louis Tauran, presidente
del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
Un clima febbrile si
è respirato già da stamane durante i lavori del Simposio ospitato nell’Hotel Hilton,
nell’ambito del “Kaiciid day”, con oltre 600 partecipanti chiamati da ogni angolo
del mondo a confrontarsi sulle migliori esperienze messe in campo nel dialogo interreligioso
e interculturale.