Nigeria. 2 autobomba contro una chiesa protestante nello stato di Kaduna. Almeno11
morti
Ancora una domenica di sangue in Nigeria. Undici persone sono morte e decine sono
state ferite nell'esplosione di due autobomba guidate da altrettanti kamikaze contro
una chiesa protestante all'interno del compound militare di Jaji, nello Stato nigeriano
di Kaduna. Sempre ieri altri tre cristiani sono stati uccisi in un agguato mentre
andavano a messa a Kano. Ancora una volta i sospetti ricadono sul gruppo qaedista
di Boko Haram. Il neocardinale Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, ha sottolineato, ai
nostri microfoni, che Boko Haram "rappresenta un’anomalia" nel mondo islamico del
Paese "perché i musulmani nigeriani non sono i Boko Haram". Giulio Albanese: L’attentato
è avvenuto ieri mattina dopo il culto domenicale in una chiesa protestante, all’interno
di una caserma dell’esercito regolare nigeriano a Jaji, ad una trentina di chilometri
da Kaduna. La dinamica è quella tipica del gruppo terroristico Boko Haram: due autobombe
guidate da kamikaze sono esplose seminando morte e distruzione. La chiesa è stata
letteralmente sventrata e si tratta – è bene sottolinearlo – di un’azione che ha suscitato
sgomento e frustrazione, non solo per le vittime (morti e feriti) – ma soprattutto
perché tutto questo è avvenuto sotto gli occhi dei militari in una zona considerata
sicura, circondata da torrette di vigilanza, filo spinato e soldati dappertutto. Una
cosa è certa: tutto questo è stato possibile grazie alla connivenza di qualche soldato
che ha praticamente tradito i propri commilitoni. A riprova che l’estremismo islamico
ha le sue ramificazioni anche nei ranghi dell’esercito Ultimo aggiornamento
lunedì 26 novembre