2012-11-24 08:16:51

Siria: bombardamenti a Damasco e in altre città. Ucciso un giornalista


in Siria non si fermano i combattimenti. Anche ieri sono alcune decine i morti provocati dai bombardamenti e dagli scontri a Damasco e nei centri vicini, mentre un giornalista della tv di Stato è stato ucciso in un attentato di cui il regime e i ribelli si addossano a vicenda la responsabilità. Intanto il regime di Assad ha definito ''un’iniziativa provocatoria'' la richiesta della Turchia alla Nato di schierare missili Patriot lungo la frontiera. Sentiamo Marina Calculli:RealAudioMP3

Sono diverse le regioni bombardate dall’aviazione siriana mentre i combattimenti tra esercito e ribelli sono stati registrati alle porte di Damasco, Deraa, Idlib e Deir al-Zor. A Idlib, secondo alcuni militanti, un’autobomba è esplosa, uccidendo tre soldati governativi e ferendone almeno 15. Intanto a Ras-el-‘ain continua la battaglia di combattenti del principale partito curdo siriano, vicino al Pkk e fedele al regime di Assad contro gruppi islamisti tra cui spiccano la Jahbat al-Noursra e la Ghouraba-al-Sham. Entrambi i fronti d’opposizione non fanno parte dell’Esercito siriano libero. Intanto a Damasco è giunto il presidente del parlamento iraniano, Ali Larijani, che ha lodato lo storico impegno di Assad nella lotta contro Israele e gli Stati Uniti e ha messo in guardia le opposizioni esterne. Questo mentre il Qatar ha chiesto, invece, alla Coalizione formata a Doha all’inizio di novembre, di nominare un proprio ambasciatore. La Coalizione, guidata dallo sceicco al-Khatib, è stata riconosciuta dai Paesi del Golfo, la Turchia e la Francia, ma già delegittimata da diverse formazioni interne al Paese.

Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2012







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