Violenze anticristiane in Nigeria. Mons. Onayekan: gli attentati alle chiese non le
svuotano
In Nigeria, cinque cristiani sono rimasti uccisi nelle violenze scatenate ieri da
integralisti islamici nella città settentrionale di Kano. I fondamentalisti, in seguito
ad una frase pronunciata da un commerciante e considerata blasfema, hanno incendiato
una chiesa pentecostale e attaccato altri fedeli cristiani a colpi di machete. La
polizia locale, accorsa in forze nella zona, ha imposto una serie di limitazioni alla
circolazione notturna e assicura di aver ripreso il controllo della situazione. Sempre
ieri altre otto persone, tra cui tre bimbi, sono morte in più attacchi messi a segno
a Maiduguri, capoluogo dello Stato nord-orientale di Borno. Le autorità locali hanno
affermato ai media locali che si tratta con ogni probabilità di omicidi commessi dal
gruppo terroristico di matrice islamica Boko Haram. Mons. John Olorunfemi Onaiyekan,
arcivescovo di Abuja, che domani sarà creato cardinale dal Papa, ha detto all’Agenzia
Fides che gli attacchi contro le chiese non le hanno affatto svuotate: i fedeli non
si sottraggono dal dare testimonianza di fede anche sotto la minaccia di un attentato.