Il ruolo sociale della donna al centro della Settimana Sociale dei cattolici francesi
“La grande evoluzione delle donne in questi decenni è essere arrivate ad avere lavoro,
figli e un ruolo sociale più determinante. Ma i cervelli sono rimasti arcaici e occorre
ancora sgretolare tutti quegli stereotipi che appiccicano alle donne una falsa identità”.
Così Brigitte Grésy, ispettrice generale degli Affari sociali del governo francese,
in apertura ieri dei lavori della Settimana Sociale dei cattolici francesi in corso
a Parigi, di cui riferisce il Sir. “Se oggi il lavoro salariato per le donne segna
la grande differenza”, ha detto Claude Martin, sociologo e direttore del Cnrs francese,
è “perché garantisce protezione sociale e diritti propri ma il modello di conciliazione
famiglia-lavoro deve ancora cambiare verso una maggiore ripartizione dei compiti tra
uomini e donne”. Dal canto suo, Najat Vallaud-Belkacem, ministro francese per l’Uguaglianza
delle donne, nell’elencare gli impegni del governo in questo ambito ha affermato tra
l’altro che “l’uguaglianza non è una lotta tra uomini e donne ma è una leva per far
progredire la società”. Alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle
donne, la relatrice ha invitato ad assumere tre impegni: “La prevenzione e l’educazione
a ogni livello; l’opposizione a tutte le rappresentazioni sessiste, la determinazione
a rompere i troppi silenzi che circondano le diverse violenze contro le donne”. (M.G.)