I vescovi del Nordafrica a Mazara: pastorale comune tra le Chiese del Mediterraneo
mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani) C’è stata una
grande sintonia sulla centralità del Mediterraneo che non è un mare periferico, ma
un mare attraversato da mille contraddizioni e da mille aspirazioni, tendenze e impegno
per l’incontro tra i popoli, per l’incontro tra le culture e le religioni per la pace.
Sull'immigrazione, questi nostri confratelli hanno potuto registrare il diverso atteggiamento
che c’è nelle chiese in Italia rispetto alla configurazione del quadro normativo dettato
fondamentalmente dalla politica dei respingimenti, pur nel rispetto delle leggi e
delle limitazioni necessarie, perché il fenomeno non debordi del tutto. La situazione,
In Libia, ad oggi è abbastanza confusa, perché non c’è ancora una presenza forte dello
Stato unitario, c’è ancora molta gente che gira armata, per le strade di notte e di
giorno intimorendo gli altri cittadini. La “Primavera araba” è stata una rivolta di
popolo che ha inteso portare in quei Paesi libertà e diritti. In questo contesto di
rivendicazione di libertà e diritti fondamentali, i vescovi vedono una prospettiva
per potere chiedere l’attuazione del diritto alla libertà religiosa e alla libertà
di coscienza, complementari alla libertà di culto che in questi Paesi esiste. Si
è conclusa, in Sicilia, l’Assemblea generale dei vescovi della Conferenza episcopale
regionale del Nord Africa, la Cerna, ospiti della diocesi italiana di Mazara del Vallo,
in provincia di Trapani. La presenza dei vescovi di Libia, Marocco, Algeria e Tunisia
a Mazara è nata grazie all’invito del vescovo locale, mons. Domenico Mogavero, per
rafforzare il dialogo su tematiche pastorali comuni a partire dall’immigrazione e
sostenere i cristiani che vivono in un contesto sociale musulmano. (a cura di Luca
Collodi)