2012-11-23 08:12:32

Egitto: contestato il presidente Mursi per la decisione sull'ampliameno dei suoi poteri


Dopo la mediazione per la crisi israelo-palestinese, il presidente egiziano Mohammed Mursi ha varato una contestata dichiarazione costituzionale, con la quale ha ampliato a dismisura i poteri del capo di Stato, limitando fortemente le prerogative degli altri organi dello Stato, soprattutto quello giudiziario. L’opposizione ha indetto per oggi una manifestazione di protesta che, si annuncia, sarà molto partecipata. Il servizio di Giancarlo La Vella:RealAudioMP3

Il presidente Mursi sfrutta l’onda lunga del capolavoro diplomatico che ha fatto cessare le armi nella Striscia di Gaza e si pone, con un discutibile provvedimento, al di sopra di tutti gli altri poteri statali. Un vero e proprio golpe contro la legittimità. Di questo avviso le forze dell’opposizione, che hanno espresso il loro dissenso per voce dei vari leader, tra i quali Mohamed El Baradei, premio Nobel per la Pace 2005, e Amr Mussa, ex segretario generale della Lega Araba, che hanno parlato di giro di vite degno di un nuovo faraone. Il provvedimento prevede che il presidente possa assumere qualsiasi decisione per difendere la rivoluzione. Le decisioni e le leggi emanate dal presidente - si legge ancora - sono immediatamente esecutive e non soggette ad appello o revisione. Inoltre, si prevede che nessun organo giudiziario possa sciogliere il Consiglio della Shura e l'Assemblea costituente, organi entrambi guidati dalle formazioni islamiste, in particolare i Fratelli Musulmani di cui Morsi è espressione. Insomma, decisioni bel lontane dalla svolta democratica auspicata in Egitto dopo la deposizione di Hosni Mubarak. La partita torna a giocarsi in piazza Taharir, dove oggi si raduna l’opposizione e, si teme, non mancheranno le tensioni.








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