2012-11-20 15:39:11

Colloquio internazionale alla Lateranense. Prof. Felice: serve una vocazione e una cultura di pace


“Se vuoi la pace costruisci istituzioni di pace”. È il tema del Colloquio annuale promosso dall'Area Internazionale di Ricerca "Caritas in Veritate" della Lateranense, che si tiene oggi e domani presso l'Aula Paolo VI dell'ateneo pontificio. Su cosa si intenda per stituzioni di pace nella Dottrina Sociale della Chiesa, Alessandro Gisotti ha intervistato il prof. Flavio Felice, direttore dell’Area di ricerca “Caritas in Veritate”:RealAudioMP3

R. - Si intende la capacità che l’uomo ha, con la propria intelligenza, con la propria capacità di relazionarsi con altri uomini, di dar vita a realtà che siano associative, istituzionali, che siano le leggi, la cultura, in grado di favorire quelle istituzioni attraverso le quali e nelle quali gli uomini riescono a risolvere le controversie locali, nazionali e internazionali, che poi sfociano in situazioni di guerra. Io, personalmente, sono molto attratto dall’esperienza e dall’esperimento che i padri fondatori dell’Unione europea hanno avviato all’indomani della Seconda Guerra Mondiale. Anche in quel caso, eravamo di fronte ad una situazione di guerra. Alcuni uomini - Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi e Robert Schuman - hanno pensato bene di risolvere le controversie non tanto appellandosi retoricamente alla pace, quanto dando vita a istituzioni che hanno consentito a questo continente di iniziare un percorso di pace che dura ancora oggi.

D. – Che cosa oggi la Dottrina Sociale della Chiesa può dare agli sforzi delle persone di buona volontà per la pace?

R. – Partendo dalla riflessione sulla Pacem in terris, io credo in primis il collegamento tra la pace e una cultura di pace, una cultura della pace. E’ vero che la pace si realizza mediante le istituzioni ma è altrettanto vero che solo uomini di pace, votati alla pace e che hanno scelto di rispondere positivamente a una vocazione di pace, saranno in grado di dar vita a quelle istituzioni. La Dottrina Sociale della Chiesa ci insegna che il vivere sociale, il relazionarsi tra gli uomini, è un relazionarsi tra figli nel comune Padre, quindi tra fratelli, e questi figli nel comune Padre condividono una comune vocazione realizzando il proprio disegno, in ordine alla felicità, alla libertà, alla giustizia. Io credo che la Dottrina Sociale della Chiesa offra in modo particolare una prospettiva, un’idea di uomo inconciliabile con qualsiasi soluzione di guerra.

Ultimo aggiornamento: 21 novembre







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