2012-11-19 14:20:57

Medio Oriente, "non la solita scaramuccia"


di Giorgio Bernardelli, giornalista esperto di Medio Oriente (www.missionline.org)
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Siamo di fronte ad uno scenario inedito. Negli ultimi due anni si è parlato pochissimo del conflitto israelo-palestinese, come se non esistesse. Invece è drammaticamente aperto da troppo tempo. Siamo davvero sull'orlo di un conflitto regionale. Sono convinto che né Israele né Hamas vogliono un conflitto in campo aperto. Ma entrambi hanno bisogno di uscirne con la sensazione davanti all'opinione pubblica di aver vinto. Ciò che entrambi vorrebbero sono soluzioni irrealistiche e continuare a pensare che solo l'Egitto possa essere la chiave del negoziato è una follia.
Continuano i raid israeliani nella Striscia di Gaza facendo salire così ad almeno 90 il numero delle vittime dall'inizio degli attacchi. Per il sesto giorno consecutivo, l'aviazione israeliana ha lanciato l'offensiva nella Striscia colpendo anche lo stadio di Gaza. Intanto su più fronti si intensificano gli sforzi per raggiungere una tregua. Una tregua alla quale Israele e Hamas si sono detti pronti, ma entrambi pongono condizioni. Lo stato ebraico, in particolare, sarebbe avviato ad un'offensiva di terra se entro 48-72 ore, non ci sarà una risposta. Le condizioni poste da entrambi sono in discussione in una riunione al Cairo. Israele chiede una tregua di "lunga durata" che si deve applicare solo alla Striscia di Gaza e deve essere garantita dall'Egitto e lo stop al lancio di razzi verso il suo territorio. Hamas vuole la fine dell'embargo a Gaza e lo stop delle uccisioni mirate. (a cura di Antonella Palermo)







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