Almeno 8 milioni in gioco nella vicenda Spinelli. Giallo per il sequestro del tesoriere
di Berlusconi
Una vicenda dai contorni ancora poco chiari sotto molti aspetti quella che riguarda
il sequestro lampo, la notte del 15 ottobre, di Giuseppe Spinelli, uomo di fiducia
di Berlusconi, e della moglie. L'obiettivo dei malviventi era usarli come intermediari
e proporre all’ex premier documenti scottanti in cambio di 35 milioni di euro, tra
cui un presunto video del presidente della Camera Fini a colloquio con i giudici del
Lodo Mondadori. La Polizia ha eseguito ieri mattina sei arresti: tre italiani e tre
albanesi. Al momento la Procura di Milano ha contestato il reato di sequestro a scopo
di estorsione. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è anche quella del riscatto,
si parla di 8 milioni di euro, che potrebbe essere stato pagato in un momento successivo
al rilascio degli ostaggi. Il sequestro si è protratto fino alle 9 di mattina perché
Spinelli avrebbe detto ai sequestratori di non poter raggiungere telefonicamente Berlusconi
prima di quell'ora. Spinelli contattò Niccolo Ghedini, deputato Pdl e avvocato di
Berlusconi. In realtà, ha spiegato ieri Ghedini, i sequestratori non avevano in mano
alcun documento. E del filmato su Fini non ci sarebbe traccia. (Giampiero Guadagni)