Il Papa al Patriarca Tawandros II che inizia il suo ministero: i cristiani siano presto
uniti
Un ministero per il quale si profilano “grandi sfide” e che Benedetto XVI accompagna
con la sua preghiera, perché porti frutti in campo pastorale ed ecumenico. È la sostanza
con cui il Papa si rivolge in un Messaggio al nuovo Patriarca copto ortodosso, Tawandros
II, che ieri ha ufficialmente iniziato la sua missione. Il Papa ha inviato il proprio
saluto attraverso il cardinale Kurt Koch, presidente del dicastero per l’Unità dei
Cristiani, presente ieri nella cattedrale di S. Marco al Cairo, dove si è svolta la
cerimonia di intronizzazione del nuovo Patriarca. “Possa l'Onnipotente – scrive Benedetto
XVI – concedere a Vostra Santità abbondanti doni spirituali per rafforzarvi nel vostro
nuovo ministero, alla guida del clero e dei laici lungo i sentieri della santità,
per il bene del vostro popolo e per la pace e l'armonia di tutta la società”.
Dopo
aver rivolto un pensiero al predecessore, Shenouda III, la cui “preoccupazione per
il miglioramento delle relazioni con le altre Chiese cristiane rafforza – auspica
il Papa – la nostra speranza che un giorno tutti i seguaci di Cristo si troveranno
uniti nell’amore e nella riconciliazione” desiderata da Cristo, Benedetto XVI afferma
nel Messaggio di voler pregare affinché le relazioni tra Chiesa cattolica e Chiesa
copta ortodossa continuino a svilupparsi con maggiore vicinanza. “Non solo – sottolinea
il Pontefice – in un fraterno spirito di collaborazione, ma anche attraverso l’approfondimento
del dialogo teologico, che ci permetterà – afferma ancora – di crescere nella comunione
e di testimoniare davanti al mondo la verità salvifica del Vangelo”.
Benedetto
XVI conclude il Messaggio esprimendo “stima e affetto fraterni” per Sua Santità Tawandros
II e implorando la benedizione del cielo, “consapevole delle grandi sfide che accompagnano
il ministero spirituale e pastorale che Sua Santità sta per intraprendere”. (A
cura di Alessandro De Carolis)