2012-11-17 09:28:12

Il Papa e la bellezza della vecchiaia: editoriale di padre Lombardi


“È bello essere anziani”. La frase pronunciata a inizio settimana da Benedetto XVI nella Casa “Viva gli anziani” della Comunità di Sant’Egidio è un manifesto di una dignità oggi spesso negata a chi vive la condizione di un’età non più verde. È stato dunque un autentico elogio della vecchiaia, quello del Papa, e di quelle ricchezze di cui è portatrice questa particolare stagione della vita. Lo sottolinea il nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale per “Octava dies”, il settimanale d’informazione del Centro Televisivo Vaticano:RealAudioMP3

La visita del Papa a una casa per anziani lunedì scorso è certamente uno di quei momenti felici in cui un gran numero di persone capisce facilmente che i gesti e le parole del Santo Padre sono un prezioso messaggio per loro e non solo per il piccolo gruppo di privilegiati che lo hanno potuto incontrare personalmente. Anziano fra gli anziani, Benedetto XVI si è rivolto con spontaneità ai suoi coetanei dicendo che “conosce bene le difficoltà, i problemi e i limiti di questa età”. A differenza del suo predecessore, egli non condivide la situazione dell’anziano malato e impedito, ma quella dell’anziano sì, e spiega il valore specifico di questa età della vita come la serena e paziente accettazione dei limiti della vecchiaia continuando a sapersi amati da Dio, e come la condivisione con gli altri della “sapienza di vita”: “Essere come un libro aperto in cui le giovani generazioni possono trovare preziose indicazioni per il cammino della vita”.

Non si tratta dunque di cercare artificiosamente di riempire il tempo della vecchiaia di cose da fare, ma di comunicare una sapienza del cuore che sa distinguere l’essenziale dal secondario, ciò che dura da ciò che passa. Naturalmente, questo non si improvvisa, perché in certo senso – soprattutto quando si soffre per davvero - la vecchiaia è il momento della verità, quello in cui – come scriveva Romano Guardini – “il contingente lascia trasparire l’assoluto”. L’attesa si può colmare di preghiera di orizzonti larghissimi: il Papa chiede agli anziani di pregare per i poveri, per la pace, perché cessi la violenza, per la Chiesa, per lui… Ed è una preghiera potente, perché l’anziano che crede e spera sa di essere più vicino al Signore e ai Santi, più familiare con loro; la linea di passaggio si fa sempre più trasparente. Di questi anziani abbiamo un grandissimo bisogno e sappiamo che sono una ricchezza grandissima. Per questo dobbiamo tenerli con amore in mezzo a noi, cosicché tutti possiamo dire con verità, insieme al Papa: “E’ bello essere anziani!”.







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