2012-11-17 14:33:43

I vescovi campani sui roghi tossici: sono un dramma umanitario


“I territori campani a Nord di Napoli e a Sud di Caserta sono stati in questi anni terribilmente e incredibilmente feriti e violentati da milioni di tonnellate di rifiuti industriali, altamente tossici, interrati o dati alle fiamme. Criminali senza scrupoli hanno avvelenato la terra, l’acqua, l’aria. Il disastro ambientale ben presto si è trasformato in un vero dramma umanitario. In questa striscia di terra, dove vive più di un milione e mezzo di persone, infatti, si riscontra un tasso di patologie tumorali più alto che in altre parti d’Italia”. Questa denuncia si legge nel documento dei vescovi della “Terra dei fuochi” (Aversa, Caserta, Capua, Acerra, Nola, Pozzuoli, Napoli) sui roghi tossici, reso noto ieri sera e ripreso dal Sir. “Noi vescovi di questo territorio – si legge nel documento – siamo seriamente preoccupati e perplessi per la sorte del popolo affidato alle nostre cure pastorali. I rifiuti industriali provenienti dal Nord Italia o anche dalle tante fabbriche campane che lavorano in regime di evasione fiscale e senza alcun rispetto per l’ambiente, distruggono la sana economia. I prodotti di qualità della nostra agricoltura oggi vengono respinti per paura o pregiudizi. Tanti giovani, inoltre, scelgono di emigrare per non condannare i figli a vivere in una terra avvelenata che ruba loro speranza, futuro e anni di vita”. Per i vescovi, “questa autentica sciagura chiama in causa non solo le istituzioni locali – che mai riusciranno a risolvere il problema se lasciate sole – ma l’intera nazione”. Infatti, “i responsabili di tanto scempio sono da ricercare nella sfrenata corsa al denaro da parte della criminalità organizzata e di imprenditori imbroglioni e vili, assecondati da una scarsa azione di sorveglianza. Il fatto che più ci angoscia è che nelle nostre diocesi il cancro miete vittime innocenti più che altrove. E’ una vera ecatombe. Siamo davanti a una ingiustizia somma”. Eppure, “i campani della ‘Terra dei fuochi’ sono italiani ed europei e reclamano gli stessi diritti dei loro connazionali”. “Ci rincuora non poco assistere – affermano i vescovi – a un vero e proprio risveglio di civiltà e impegno da parte di tantissimi cittadini, in particolare giovani, che sono scesi in campo con coraggio per dire ‘basta’. “Tantissimi comitati sono nati spontaneamente in quasi tutti i paesi interessati, lanciando un grido che non è rimasto inascoltato”. “Le nostre Chiese – ricordano infine i presuli – con i parroci e i vescovi li sostengono e li incoraggiano, impegnandosi fortemente nella formazione e diffusione di una cultura della legalità e del bene comune”. Per questo, “fanno proprio il loro grido invitando tutti all’impegno e alla denuncia”. (A.L.)







All the contents on this site are copyrighted ©.