Usa: i vescovi chiedono una riforma dell'immigrazione nel 2013
L'arcivescovo di Los Angeles, mons. José Gomez, che presiede la Commissione per le
migrazioni della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti d’America (Usccb),
ha sollecitato il rieletto presidente Barack Obama e il Congresso a fare una riforma
dell'immigrazione nel 2013. "Invito il Presidente e il Congresso a cogliere l'attimo
e ad iniziare il difficile processo di creazione di un accordo bipartisan" ha detto
mons. Gomez durante la riunione annuale della Usccb a Baltimora, nel Maryland. Nella
nota inviata all’agenzia Fides, mons. Gomez afferma: “Milioni di persone rimangono
nell'ombra, senza protezione legale ed emarginate. Come questione morale, questa sofferenza
deve finire". Dopo le elezioni del 6 novembre, sia il presidente della Camera dei
Rappresentanti, il repubblicano John Boehner, come il leader della maggioranza democratica
al Senato, Harry Reid, hanno sottolineato la necessità di una riforma globale dell'immigrazione.
“Sono entusiasta delle recenti dichiarazioni pubbliche da parte dei leader dei due
partiti politici che sostengono l'esame della riforma dell'immigrazione nel nuovo
Congresso" ha detto l'arcivescovo di Los Angeles. Mons. Gomez ritiene che la riforma
dell'immigrazione debba sostenere lo Stato di diritto, preservare l'unità della famiglia,
la tutela dei diritti umani e la dignità delle persone, e quindi ha esortato i cattolici
a far sentire la loro voce a sostegno della riforma dell'immigrazione. "L'Immigrazione:
un problema di 50 Stati" era stato il tema su cui avevano discusso i vescovi nel dicembre
2011. Secondo dati del Pew Hispanic Center, alla fine del 2011 si parlava di 11.2
milioni di immigrati senza documenti. (R.P.)