2012-11-15 16:54:59

Sulla felicità, affettività e relazione


RealAudioMP3 "Come fidanzati vi trovate a vivere una stagione unica, che apre alla meraviglia dell'incontro e fa scoprire la bellezza di esistere e di essere preziosi per qualcuno, di potervi dire reciprocamente: tu sei importante per me. Vivete con intensità, gradualità e verità questo cammino. Non rinunciate a perseguire un ideale alto di amore, riflesso e testimonianza dell'amore di Dio" (Benedetto XVI, incontro con i giovani fidanzati ad Ancona, 11 settembre 2011). Rileggiamo queste parole anche alla luce del Documento della Commissione Episcopale per la famiglia e la vita "Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia". Il cappuccino P. Giovanni Salonia, psicoterapeuta, autore del libro "Sulla felicità e dintorni, tra corpo, parola e tempo" (Il Pozzo di Giacobbe), sottolinea che "la maturità affettiva si declina oggi nella capacità di relazioni. Nell'ascolto del corpo troviamo la grammatica della relazione. Dio ci ha dato il corpo per capire noi stessi e gli altri. L'altro da me è una strada per trovare l'oltre di me, quella parte di me che, se non ci fosse l'altro, io non visiterei. E' la relazione la strada della nostra pienezza". E poi precisa: "Ciò che dice la bontà di una relazione è anche il dopo, la pausa, sentire ciò che di una relazione è rimasto. Uno dei rischi del nostro mondo, soprattutto tra i giovani, è di non prepararci all'incontro, di non sentire il corpo che attende e, dall'altra parte, di non far risuonare dentro di noi la memoria di ciò che è accaduto. Già la teologia orientale evidenzia che la vera bellezza è l'eleganza delle relazioni, l'ascolto di se stessi. Proprio questo aspetto dovrebbe essere recuperare tra i giovani". Umberto Bovani e la moglie Maria Grazia gestiscono il Centro di Spiritualità domestica a Boves (CN): "Offriamo tempi per avere la possibilità di guardare, rileggere, interpretare ciò che intimamente un uomo e una donna stanno vivendo in relazione l'uno con l'altro. E scopriamo che c'è un potenziale nella vita a due che spesso non viene espresso. Per semplice paura". Dalla diocesi di Bergamo, Filippo Cecchini e sua moglie sottolineano la difficoltà di parlare di sessualità nei percorsi per fidanzati. "Spesso si finisce per dare delle norme che troppe volte i giovani non accettano. Il fatto è che non basta invitare dei professionisti che sappiano dire cosa è la corporeità vissuta in un modo corretto. Bisogna chiamare dei testimoni autorevoli, tutto qua". (a cura di Antonella Palermo)







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