Burkina Faso: l'impegno dei vescovi per la promozione del dialogo tra cristiani e
musulmani
I vescovi del Burkina Faso sono soddisfatti degli sforzi compiuti nelle diocesi del
Paese per la promozione del dialogo interreligioso tra cristiani e musulmani. E’ quanto
è emerso dalla prima sessione annuale della Commissione episcopale per il dialogo
islamo-cristiano svoltosi nei giorni scorsi a Thangin. Alla sessione, presieduta
da mons. Joachim Ouédraogo, vescovo Koudougou e presidente dell’organismo, hanno partecipato
delegati delle varie sotto-commissioni diocesane per il dialogo islamo-cristiano che
hanno fatto il punto sulla situazione dei rapporti tra le due principali comunità
religiose del Paese. Ne è emerso un quadro piuttosto incoraggiante rispetto a realtà
come quella del vicino Mali e di altre nazioni africane dove si assiste invece a un’accresciuta
conflittualità religiosa legata al fondamentalismo. Tra i segni visibili dei progressi
di questo dialogo sono state segnalate in particolare le visite reciproche di cortesia
tra musulmani e cristiani in occasione delle feste religiose delle rispettive comunità
o in altre occasioni speciali come battesimi, funerali e matrimoni. Giudizio positivo
anche sulle sessioni di formazione al dialogo interreligioso organizzate da diverse
commissioni diocesane. Alla chiusura dei lavori mons. Ouédraogo ha esortato i partecipanti
a rispettare i valori di altre religioni per costruire una società che onori l’uomo
e Dio e per camminare insieme nella giustizia, nella pace e nell’amore. In Burkina
Faso la comunità musulmana rappresenta circa la metà della popolazione, mentre i cristiani
sono il 40%, di cui il 10% cattolici. Il cattolicesimo vi è giunto nel XIX secolo
durante la dominazione francese e la prima chiesa fu costruita nel 1900 a Koupéla.
Oggi la Chiesa locale è composta da 13 diocesi, più le tre arcidiocesi di Ouagadougou,
Bobo-Dioulasso e Koupéla. (L.Z.)