2012-11-14 20:11:20

Particolare mostra dedicata a Tiepolo, protagonista del '700 europeo


Mancano tre settimane all’inaugurazione, il prossimo 15 dicembre, della più grande mostra mai dedicata a un protagonista della pittura europea del ‘700: “Giambattista Tiepolo”. Sono 142 le opere in catalogo, provenienti da prestigiosi musei di tutto il mondo, esposte nella splendida Villa Manin a Passariano di Codroipo, in provincia di Udine: grandiose pale d'altare, dipinti devozionali o ispirati a temi profani, disegni, caricature e bozzetti dei monumentali cicli di affreschi realizzati nei palazzi delle più importanti città europee. Ascoltiamo, nell’ordine, due curatori dell’esposizione: Giuseppe Begamini e Alberto Craievich. L'intervista è di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

R. – L’esposizione si tiene nella straordinaria Villa Manin di Passariano, fastosa, scenografica, e che è ricca anche di ricordi storici perché è stata la Villa dell’ultimo Doge di Venezia, la Villa nella quale si è firmato il Trattato di Campoformio, che ha modificato i confini d’Italia e dell’intera Europa. Attraverso opere sacre e profane in mostra è possibile recuperare in pieno l’artista – Tiepolo ed uscire affascinati da ciò che si è visto.

D. – Tematiche sacre e tematiche profane si intrecciano nella produzione di Tiepolo. Come il pittore si rapporta a queste due aree?

R. – Direi che ha una inventiva sbrigliata quando si tratta di costruire scene di carattere profano, di carattere mitologico. Nel sacro, veste le sante con gli abiti sontuosi delle contesse o delle nobildonne veneziane, piuttosto che con quelli dimessi di una santa. In ogni caso, l’iconografia sacra raramente esce dagli schemi tradizionali.

D. – Alberto Craievich, il Settecento è un secolo che, a livello di arte europea, viene dominato dalla figura di Gianbattista Tiepolo …

R. – Tiepolo è uno dei protagonisti del Settecento europeo. E’ un artista complesso. Penso che uno dei meriti della mostra sia quello di evidenziare tutte le sue caratteristiche: ci sono disegni, bozzetti, pale d’altare, cose estremamente curiose: penso ai disegni o ai dipinti di Pulcinella, alle caricature … L’intento era anche quello di mostrare il laboratorio creativo dell’artista, quindi quest’esposizione è un’avventura nella mente, nel percorso creativo dell’artista.

D. – C’è una idealità che animava Tiepolo, spinto sempre a rappresentare qualcosa di alto, di eroico, di fastoso?

R. – Prima di partire dalla Spagna, ormai vecchio, rilascia una sorta di intervista – come potremmo dire oggi – ad un giornale veneziano, nella quale dice che il pittore deve lavorare in grande, procurarsi il favore dei principi e dei signori, perché sono gli unici che possono pagare, sponsorizzare opere gigantesche. Questo ci dà l’idea di una personalità consapevole dei propri mezzi e votata al grandioso.

D. – Difficile parlare di una mostra per radio, dove le immagini non si vedono …

R. – Però Tiepolo è un pittore di suoni! Vedendo i suoi quadri è impossibile non sentire la musica, soprattutto i vari timbri che caratterizzano la musica. Vedendo le sue scene di battaglia – scene cruente – è impossibile non sentire il rumore, il clangore … Allo stesso tempo, vedendo una pala d’altare, dobbiamo immaginare cosa provavano coloro che entravano in chiesa sentendo la musica liturgica di quella chiesa. E l’intento era proprio quello di far loro toccare con mano le gioie del Paradiso. In questo senso, Tiepolo è, insieme a Bernini e Rubens, il più grande artista barocco.








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