Conferenza internazionale in Vaticano sul tema: “L’Ospedale, luogo di evangelizzazione,
missione umana e spirituale”
“L’Ospedale, luogo di evangelizzazione: missione umana e spirituale”: è il tema della
XXVII Conferenza internazionale del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari,
ospitata in Vaticano da domani al 17 novembre prossimo. L’evento, ispirato dall’Anno
della fede e dal recente Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione, è stato
presentato ieri mattina nella sala stampa della Santa Sede dal presidente del dicastero,
mons. Zygmunt Zimowski. Il servizio di Roberta Gisotti:
Sarà il cardinale
segretario di Stato, Tarcisio Bertone, a presiedere la Messa inaugurale, nella Basilica
di San Pietro, giovedì mattina, della Conferenza che vedrà riuniti per tre giorni
in Vaticano personalità della Chiesa, della scienza, della ricerca, della pratica
medica e del volontariato, chiamati dai cinque continenti, per dibattere sulla realtà
degli ospedali, crocevia dei popoli, di culture e religioni, più che mai nei Paesi
più avanzati, occasione di solidarietà e carità, specie nei Paesi più poveri, luogo
prioveligiato di missione, così come ha sottolineato l’arcivescovo Zimowski:
“Andate,
insegnate e curate gli infermi, è il mandato di Gesù su cui si fondano due delle attività
fondamentali e sempre attuali della sua Chiesa, l’annuncio della Parola e la cura
dei malati”.
Se i Paesi industrializzati – ha osservato il presidente del
dicastero vaticano – devono fronteggiare i tagli nei servizi portati dalla crisi economico-finanziaria,
occorre salvaguardare l’identità degli ospedali e presidi sanitari cattolici e il
loro ruolo di sussidiarietà, senza porre in secondo piano questioni fondamentali quali
il rispetto della vita dal concepimento alla morte naturale, l’umanizzazione della
cura e le cure palliative. Nei Paesi in via di sviluppo permangono invece gravi carenze
perfino di accesso alle cure di base, ha ricordato mons. Zimowski:
“…spesso
le persone muoiono per la mancanza di farmaci del costo di appena qualche dollaro,
come nel caso delle terapie antimalariche.
Cosi, pure mancano le strumentazioni
diagnostiche di base e la formazione specialistica del personale sanitario. Riguardo
la presenza cattolica, sono oltre 120 mila i presidi sociosanitari, dai grandi policlinici
metropolitani ai dispensari nelle aree più remote del pianeta:
“Il poco
a disposizione di tali nosocomi attivi nelle regioni più povere, desidero sottolinearlo,
viene utilizzato in favore della popolazione e senza distinzioni basate su fede od
appartenenza etnica, come la Parola, gli insegnamenti della Chiesa e lo spirito e
la Storia delle missioni insegnano”.
Oltre 600 i partecipanti attesi da
una sessantina di Paesi per offrire il loro originale contributo ai lavori nelle tre
giornate dedicate a “Storia e Missione”, “Etica ed Umanizzazione”, “Spiritualità e
Diaconia della Carità”. Prevista anche la presenza del ministro della sanità italiano,
Renato Balduzzi. E, in chiusura sabato mattina, dopo la celebrazione eucaristica in
San Pietro, vi sarà l’intervento di Benedetto XVI, nell’Aula Paolo, preceduto da un
incontro di riflessione e preghiera degli operatori sanitari nell’Anno della fede,
cui prederanno parte anche i partecipanti al Congresso europeo dei medici cattolici
europei, insieme a malati accompagnati dall’Unitalsi e studenti di Scienze infermieristiche.