2012-11-13 11:17:26

20 anni di relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Slovenia. Il card. Sodano ricorda il ruolo del Beato Wojtyla


Per celebrare il 20.mo anniversario delle relazioni diplomatiche fra Santa Sede e Slovenia si è tenuta, lunedì pomeriggio, una conferenza nella sede della Pontificia Accademia Ecclesiastica. All’evento hanno preso parte, tra gli altri, il cardinale sloveno Franc Rodé e l’ambasciatore sloveno presso la Santa Sede, Maja Maria Lovrenčič Svetek, che ha promosso l’incontro. Alla conferenza sono intervenuti Alojz Peterle, primo presidente del governo e della Repubblica di Slovenia, e il cardinale decano del Collegio cardinalizio, Angelo Sodano. Nel suo intervento, il cardinale Sodano ha ricordato che, con la caduta del Muro di Berlino, si aprì per i popoli dell’Europa “una pagina nuova della loro storia”. Ed ha rammentato il ruolo straordinario di Giovanni Paolo II per la conquista della libertà da parte dei popoli europei che per decenni erano stati dominati dal regime comunista.

Per intensificare i contatti con i vari governi “che nel frattempo prendevano le redini dei nuovi Stati – ha affermato il porporato – il compianto Pontefice dispose che i suoi collaboratori nella segreteria di Stato iniziassero a prendere subito dei contatti regolari con le nuove autorità”. Fu, ha detto il cardinale Sodano, “un raggio d’azione molto vasto, anche perché con il crollo dei vari regimi comunisti europei, veniva pure a modificarsi la geografia politica del continente”. In quegli anni, dal 1989 al 1992, furono dunque 28 i nuovi Stati che “in quel clima di libertà chiesero uno dopo l’altro di stabilire dei regolari rapporti con la Santa Sede”. Si giungeva così, ha concluso il cardinale Sodano, al “traguardo attuale: tutti i 47 Stati del Consiglio d’Europa hanno dei regolari rapporti diplomatici con la Santa Sede”.

Ultimo aggiornamento: 14 novembre







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