Emergenza maltempo in Italia. Prof. Artale: eventi estremi non più atipici
Forti disagi in Italia per allagamenti, frane e smottamenti. L’allerta maltempo, che
si sta spostando verso sud, ha colpito Liguria, Veneto, Toscana e Umbria costringendo
centinaia di persone a lasciare le loro case. Gravi le condizioni di una donna di
73 anni, investita a Grosseto da un’onda d’acqua mentre era in auto. A Roma è prevista,
per oggi, l’ondata di piena del Tevere. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini,
ribadisce la necessità di “allentare il patto di stabilità per reperire risorse” e
finanziare un piano per combattere il dissesto idrogeologico. A cosa è dovuto il ripetersi,
sempre più frequente, di questi fenomeni? Risponde, al microfono di Amedeo Lomonaco,
il climatologo dell’Enea, Vincenzo Artale:
R. – Questi
fenomeni si stanno intensificando per diverse ragioni. La temperatura media della
Terra è aumentata di circa 0.7 gradi. E l’aumento di temperatura porta a una maggiore
evaporazione del mare, dell’acqua disponibile anche nel suolo. Inoltre, la temperatura
media del Mediterraneo, rispetto a quella globale, sta assumendo dei valori maggiori.
Ovviamente, in alcuni periodi dell’anno -– proprio in questi mesi, da ottobre a novembre
– questi fenomeni sono maggiormente intensi, proprio perché il mare restituisce l’energia
accumulata durante l’estate – in modo a volte drammatico come in questi giorni – all’atmosfera.
Dato che questo accumulo negli ultimi anni è maggiore, ci aspettiamo fenomeni più
intensi e perturbazioni più intense.
D. – Riferendoci all’Italia, alluvioni
e siccità si alternano ormai senza soluzione di continuità. Quali le misure più urgenti?
R.
– E’ un problema di mettere in sicurezza il territorio, soprattutto lì dove si è costruito
male oppure si è costruito nelle zone dove prima scorrevano i fiumi. Bisogna, quindi,
andare a ristudiare il territorio, a ridefinirlo bene, secondo criteri di maggiore
sicurezza.
D. – Quale scenario possiamo prevedere in futuro in Italia, per
gli effetti legati proprio al cambiamento climatico?
R. – Nella statistica
fatta su decine di anni, gli eventi estremi erano più o meno 0.25 l’anno: un evento
ogni quattro anni. E’ sotto gli occhi di tutti che stiamo subendo gli eventi estremi,
soprattutto in Italia sostanzialmente tutti gli anni. Gli eventi estremi cominciano
a essere non così atipici. La statistica si sta spostando, per quanto riguarda sia
la media della temperatura sia la media delle precipitazioni intense, su fenomeni
a carattere particolarmente estremo non più anomali.